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mercoledì, Luglio 24, 2024

Delitto Tramontano, Impagnatiello: “Giulia si è voltata e l’ho colpita al collo” | “Pranzo da mia mamma col cadavere in auto”

Intervenendo in aula al processo per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello ha ammesso di aver ucciso la giovane (che era al settimo mese di gravidanza) e di averne occultato il cadavere. Il barista ha quindi spiegato che “la persona che ero in quel periodo non è quella di oggi. Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei punti che avevo sparsi, dei tasselli confusi. Ora posso parlare della reale verità, oggi sono una persona lucida”. Quando Giulia Tramontano gli annunciò di essere incinta, ha raccontato, “iniziò un’altalena confusionale. Da una parte c’era la gioia per la costruzione di una famiglia con Giulia, dall’altra parte invece motivazioni personali e di coppia che facevano da ostacolo”, anche legate all’attaccamento al proprio lavoro di Impagnatiello. “Io a Giulia non ho mai fatto credere di essere pazza. Avevo costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”, ha detto Impagnatiello durante l’interrogatorio al processo in corso a Milano in cui ha di nuovo ammesso di aver ucciso e occultato il corpo della fidanzata che ha accoltellato un anno fa nella loro casa di Senago. “Ho continuato questo fiume di bugie. Continuavo a portare avanti questa doppia e questa finta realtà nella mia testa”, ha proseguito parlando dei momenti successivi all’omicidio e in particolare rispondendo al pm Alessia Menegazzo che gli chiedeva se, anche in quel frangente, avesse continuato a mentire all’altra donna rispetto alla gravidanza di Giulia. Impagnatiello ha confermato di averle continuato a dire che il bambino di cui era incinta Giulia non era suo. Rispondendo alle domande del pubblico ministero nel processo a suo carico per omicidio, Impagnatiello ha anche ammesso di aver falsificato il test del Dna per far credere all’amante di non essere il padre del bimbo di cui era incinta Giulia. La conferma che la loro relazione era finita e che Giulia sarebbe tornata a Napoli, che “io non avrei mai conosciuto quel bambino che di lì a poco sarebbe arrivato, ha distrutto la mia ancora di salvataggio”. Dopo il mancato incontro-confronto con le due donne, Impagnatiello è a casa quando Giulia rientra “in un clima non agitato, ma freddo”. “Parlammo un quarto d’ora, ma c’era ben poco da dire oltre a trovare l’ennesima giustificazione o raccontare false verità”, “un momento” da affrontare “con totale vergogna” per quanto era accaduto “perché Giulia, era il mio futuro e quel bambino era il mio piccolo”.

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