test
giovedì, Luglio 4, 2024

«Cosa chiedono i giovani alla politica?»: ecco il manifesto consegnato ai candidati

Oltre il 70% andrà alle urne, molti di più dell’affluenza media delle ultime elezioni. A spingerli sono i valori più alti della partecipazione democratica: il diritto-dovere di partecipare al governo della città, il rispetto per chi ha lottato fino alla morte per garantire questa libertà o, più semplicemente, «perché chi non vota non può lamentarsi». «I giovani sono molto meglio di quanto vengono rappresentati»: a dirlo è stato Domenico Barbera, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, che ieri sera ha presentato i risultati del sondaggio “Cosa chiedono i giovani alla politica?” nell’incontro promosso dalla Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Custodi del futuro” in collaborazione con il Progetto Policoro e l’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile che ha visto i gruppi giovanili ecclesiali incontrare i candidati sindaco di Civitavecchia nelle elezioni che si svolgeranno il prossimo 8 e 9 giugno. L’incontro, presieduto dal vescovo Gianrico Ruzza, si è svolto nella sala Giovanni Paolo II della Cattedrale di Civitavecchia. Di fronte ai sei candidati sindaco, una rappresentanza di giovani delle parrocchie, dei movimenti ecclesiali e degli oratori ha presentato il manifesto con quanto emerso da un questionario al quale hanno liberamente risposto 160 coetanei. Chiedono luoghi di aggregazione, strade pulite e sicure, opportunità di partecipazione e formazione ma, soprattutto, una visione di futuro che ponga come obiettivo lo sviluppo della città e non gli interessi elettorali. «Ringrazio i giovani per questa esperienza innovativa e coinvolgente – ha detto il vescovo Ruzza – nei prossimi anni saranno impegnati nello studio e nel lavoro, spero anche in tutte quelle attività che consentano loro di realizzarsi. Assicuro a tutti loro – ha sottolineato il presule rivolgendosi ai candidati e ai ragazzi – che sarò io a vigilare che queste loro richieste siano rispettate e a far sentire la loro voce qualora non avvenga».

Articoli correlati

Ultimi articoli