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mercoledì, Luglio 24, 2024

Trump colpevole punta il dito contro Biden: “Opera di Washington”. Il Presidente: “Minaccia la democrazia”

Il verdetto di colpevolezza per Donald Trump si trasforma in uno scontro diretto con il presidente Usa Joe Biden. Il tycoon si è dichiarato “un prigioniero politico” dopo essere stato riconosciuto colpevole di tutti i 34 capi di imputazione nel processo legato ai 130.000 dollari versati all’attrice porno Stormy Daniels. E poco dopo il verdetto ha lanciato una campagna rivolta ai suoi sostenitori per una raccolta fondi. “Sono stato appena condannato in un processo politico truccato da caccia alle streghe: non ho fatto niente di sbagliato”, ha scritto Trump sul sito web per le donazioni della campagna repubblicana. “So che con voi al mio fianco riconquisteremo la Casa Bianca e renderemo grande l’America!”, aggiunge. Quindi Trump in una conferenza stampa punta il dito contro Biden, accusandolo di essere responsabile della sua condanna. “Sono il candidato principale. Sono in vantaggio su Biden di molto”, attacca. “Per farvi capire che tutto questo è stato fatto da Biden e dai suoi collaboratori, forse dai suoi collaboratori, ma soprattutto, non so se Biden ne sa qualcosa, perché non so se sa qualcosa di alcunché, ma è comunque il presidente, quindi dobbiamo usare il suo nome, e questo è stato fatto da Washington, e nessuno ha mai visto niente di simile”. A stretto giro arriva via X la risposta del presidente degli Stati Uniti: “Donald Trump sta minacciando la nostra democrazia. Prima ha messo in discussione il nostro sistema elettorale, poi ha messo in discussione il nostro sistema giudiziario”, scrive Joe Biden in un post indicando il modo in cui “lo potete fermare” e allegando il link per le donazioni. “Se possono fare questo a me, possono farlo a chiunque”, ammonisce Trump nella conferenza stampa tornando a denunciare il procedimento “corrotto” nel quale è stato imputato e accusa la “gente cattiva” responsabile della sua condanna. “E’ stato un processo truccato, volevamo un cambiamento di sede, dove avremmo potuto avere un processo equo. Non l’abbiamo ottenuto. Volevamo un cambio di giudice, volevamo un giudice che non fosse in conflitto di interessi… nessuno ha mai visto nulla di simile”. E incalza: “Sembra un angelo, ma è un vero diavolo. Non c’è mai stato un giudice più in un conflitto di interessi di lui”, attacca ancora l’ex presidente parlando del giudice Juan Merchan che ha presieduto il processo. “Non ci ha permesso di avere testimoni, non ci ha permesso di parlare, non ci ha permesso di fare nulla. Il giudice era un tiranno”. “Adesso sono sottoposto a un ordine bavaglio, a cui non lo è mai stato nessuno, nessun candidato presidenziale prima. Un orrendo ordine bavaglio, in base al quale ho dovuto pagare migliaia di dollari in multe e sono stato minacciato di finire in prigione”. “Dovrei andare in prigione per 187 anni” per il reato per il quale sono stato condannato. “Faremo appello contro questa truffa. Ci appelleremo su molti aspetti diversi”, dice confermando quanto già annunciato dai suoi legali. ”Faremo ricorso non appena possibile”, ha infatti dichiarato in una intervista alla Cnn l’avvocato del tycoon, Todd Blanche, sottolineando che il suo assistito è il primo ex presidente degli Stati Uniti a essere condannato per un reato. ”In cuor mio non credo che Trump sia colpevole” e ”credo fermamente che la giuria non avrebbe dovuto ritenerlo colpevole”, ha affermato, sottolineando che ”è più di un anno che diciamo che non saremmo riusciti ad aver un processo equo a Manhattan e le cose si sono svolte esattamente come ci aspettavamo”. ”La giuria è stata molto seria e ha preso in considerazione tutte le prove”, ha aggiunto Blanche, spiegando che però ”lo avrebbero dovuto giudicare innocente. I documenti non provano la sua colpevolezza”.

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