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lunedì, Luglio 22, 2024

Nidi d’estate: scoppia la polemica

L’apertura dei nidi d’estate a Fiumicino ha suscitato non poche polemiche, in particolare sull’inclusione nel servizio degli asili nido privati, ma non solo. A contestare questa scelta è il capogruppo del Pd Ezio Di Genesio Pagliuca che ha definito «Scandalosa la scelta dell’Amministrazione di includere solo gli asili nido privati nel servizio dei nidi estivi, a discapito di quelli comunali. Si preferisce, quindi sovvenzionare i privati senza investire nel pubblico, alla faccia delle chiacchere propagandate in campagna elettorale». «Questa decisione pone una serie di disagi – ha proseguito il Capogruppo – e preoccupazioni che meritano risposta immediata. In queste condizioni, è inammissibile che alcuni bambini debbano essere trasferiti in nuovi asili, strappandoli dalle loro attuali strutture e routine quotidiane. La stabilità e il benessere dei nostri figli devono essere una priorità. E poi, dovremmo quindi pagare per gli asili nido di Fregene e Aranova pur non utilizzandoli? Tutto questo è ingiusto e penalizzante per le famiglie del nostro comune. Inoltre, la disponibilità di posti negli asili privati sarà sufficiente per accogliere tutti i bambini che necessitano di tali servizi? È inaccettabile che le famiglie debbano competere per un numero limitato di posti, mettendo a rischio il diritto fondamentale all’educazione e alla cura dei più piccoli». «Chiediamo immediata convocazione della Commissione scuole perché l‘Amministrazione riveda questa decisione e prenda in considerazione le esigenze e i diritti delle famiglie – ha concluso Di Genesio Pagliuca – e dei bambini del nostro comune. Continueremo a vigilare e a lottare affinché vengano adottate soluzioni che garantiscano il benessere e la stabilità dei nostri cittadini più giovani”. Sulla questione è intervenuto il delegato alla scuola del Comune di Fiumicino, Roberto Tasciotti, che ha evidenziato afferma: “Ciò che mi imbarazza è la funzione della memoria che è molto labile, dato che in un decennio l’Amministrazione ha reso privati i servizi educativi. Mi diletto ad elencare i fatti: agenzia interinale per il reclutamento delle educatrici; collaboratori dei nidi affidati a cooperative; insegnanti di sostegno affidati a cooperative». «Gli stessi che hanno compiuto questi atti – prosegue Tasciotti – sottolineano che si finanziano nidi privati. Il sistema educativo, nello spirito della legge regionale n°7 del 2020 è un sistema aperto pubblico privato, con lo scopo di dare ai bambini le stesse opportunità pedagogiche. Abbiamo istituito il coordinamento pedagogico territoriale 0-6 anni con l’obiettivo di confrontare i modelli educativi. Abbiamo avviato corsi per genitori e tra non molto avvieremo quelli per educatrici ed insegnanti, apportando rilevi scientifici sulla base delle scoperte in ambito neuroscientifico Sono convinto della positività del gesto critico, però credo sia utile comprendere i danni che si sono fatti in passato. La critica è un viatico per migliorare i processi .Spero che arrivino progetti scientificamente incoraggianti che sterili osservazioni boomerang. In merito ad alcune osservazione sui requisiti di accesso ai nidi d’estate, ricordo che sono una continuità educativa rivolta ai bambini che hanno frequentato i nidi d’infanzia durante l’anno ed hanno anche l’obiettivo di assolvere ad una forma di ausilio per i genitori che lavorano. Oggi più di questo non si può fare , abbiamo scelto nidi che hanno ambienti più idonei ad ospitare i bambini – conclude Tasciotti -. Abbiamo tralasciato alcuni nidi comunali perché sono nocivi per l’eccessiva temperatura interna. Stiamo lavorando per climatizzare tutti i nidi in modo da rivedere il prossimo anno l’offerta. Ai genitori dico di avere fiducia nel lavoro che stiamo facendo che sarà innovativo e da esempio scientifico per altri comuni d’Italia».

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