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venerdì, Settembre 27, 2024

Processo Piscitelli, Killer in fuga sullo scooter dopo aver freddato Diabolik

I tatuaggi del killer di Fabrizio Piscitelli e la pista che a uccidere sia stato un albanese ritornano nel controesame del Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri. Dario Ferrara risponde alle domande dell’avvocata Eleonora Nicla Moiraghi, legale di Raul Esteban Calderon, accusato di aver sparato a Diabolik. La strategia della difesa dimostrare che non è l’argentino il sicario travestito da runner che fredda il Diablo sulla panchina del parco degli acquedotti il 7 agosto del 2019.
“Abbiamo fatto verifiche su Orial Kolaj, pugile di origini albanesi”, spiega Ferrara in aula. “Aveva tatuaggi evidentissimi prima del delitto sulle braccia e anche sul polpaccio sinistro. Il killer aveva una fascia che copriva la gamba destra e abbiamo escluso che potesse essere lui l’esecutore”, chiarisce il teste. La benda a coprire il tattoo, la stessa che si vede nei filmati dell’impianto di video sorveglianza di un bar di Via Tito Labieno. L’assassino ha appena colpito e fugge in sella a uno scooter nero, guidato da un complice non identificato. Per i Pubblici Ministeri, Ceraso e Palazzi, quel passeggero è Calderon.
Il motorino rubato a marzo del 2019 e bruciato in via Filippo Cesare Annessi il 9 agosto, due giorni dopo l’esecuzione del capo ultrà della Lazio. L’incendio a poche decine di metri di distanza dall’abitazione di Calderon, sostiene l’accusa. Elementi emersi nell’ultima informativa di Carabinieri e Polizia. Il supplemento di indagine è stato ammesso tra le prove. La prossima udienza verranno ascoltati il proprietario del mezzo e il capo della Squadra Mobile di Roma Stefano Signoretti.

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