La campagna elettorale per le elezioni europee si chiude con un grave episodio di violenza ai danni della premier danese Mette Frederiksen, presa a pugni per strada a Copenaghen. Ad aggredirla un uomo, la cui identità non è stata ancora resa nota, subito arrestato. L’attacco è l’ultimo di una serie di violenze politiche, la più grave quella del 15 maggio contro il premier slovacco Robert Fico, che ha lottato tra la vita e la morte dopo essere stato raggiunto da vari colpi di arma da fuoco.
L’aggressione è avvenuta nella piazza del mercato Kultorvet al termine di una giornata nella quale la premier aveva anche sostenuto la candidata socialdemocratica all’Ue Christel Schaldemose. La premier, 46 anni, è alla guida del partito socialdemocratico danese e alla testa di una coalizione di centrosinistra dal giugno del 2019. “Sono scioccata”, sono state le sue prima parole mentre la polizia sta ancora indagando sulla matrice dell’attacco.
Copenaghen, premier danese presa a pugni al mercato. Meloni: “Attacco a democrazia”
