Non ci ha ripensato, nemmeno dopo l’invito del presidente del consiglio comunale Carmelo Travaglia (peraltro proprio uno dei consiglieri “dissidenti” di Cerveteri democratica). E così Alessandro Gazzella, come annunciato durante l’ultimo consiglio comunale ha rassegnato le sue dimissioni da presidente della Commissione Bilancio. «Purtroppo – scrive Gazzella nella comunicazione inoltrata agli Enti comunali – ritengo che in questi anni non sono mai stato messo nella condizione di esercitare a pieno il mio ruolo di presidente. Continuerò, finché possibile, ad esercitare con impegno e dedizione il mio ruolo di consigliere comunale». Motivazioni, quelle illustrate da Gazzella nella missiva che non si discostano da quanto detto in aula durante la discussione delle variazioni di bilancio. Una nuova “frattura” dunque tra i gruppi dissidenti (Governo civico e Cerveteri democratica) e il primo cittadino che ormai da settimane tiene sotto “scacco” l’amministrazione comunale con gli otto consiglieri che potrebbero essere pronti in qualsiasi momento a non dare il loro supporto alla Giunta sancendo di fatto la fine “dell’era Gubetti” e l’arrivo in città di un commissario prefettizio. Anche il consiglio comunale del 6 giugno scorso è stato caratterizzato da una serie di polemiche tutte incentrate su una variazione di bilancio relativa al servizio Cultura che prevedeva lo spostamento di alcune somme tra capitoli relativi proprio allo stesso servizio (peraltro gestito dall’assessore e vicesindaco Federica Battafarano che, controcorrente ai consiglieri di Governo civico, ha deciso di rimanere al fianco di Gubetti sancendo così la sua uscita dal gruppo stesso). Su questo punto gli otto dissidenti avevano dapprima presentato un emendamento chiedendo lo stop a questo spostamento, con il consigliere Gazzella che durante il suo intervento ne aveva approfittato per annunciare le sue dimissioni da presidente della Commissione bilancio perché «mai messo in condizione di dare il contributo che volevo a questa amministrazione». Intanto dopo l’incontro convocato la scorsa settimana disertato dai dissidenti (per il poco preavviso, avevano spiegato), oggi finalmente si dovrebbe avere il confronto tra le parti. L’appuntamento tra le due “compagini” è fissato proprio questo pomeriggio. Bisognerà capire se si arriverà finalmente a un punto di incontro o se la frattura è ormai insanabile.