Al via nuovi scavi archeologici ad Anzio. Si tratta di un progetto di indagine e valorizzazione delle “sostruzioni” romane di Villa Adele. In archeologia, la “sostruzione” è una struttura sotterranea (in parte o completamente) a sostegno di un edificio soprastante, destinata in particolare a formare il piano orizzontale di posa della costruzione quando il terreno è in pendenza. Da lunedì 10 giugno verrà avviata la seconda e conclusiva campagna di scavo nell’area delle sostruzioni di Villa Adele, messe in luce nel mese di settembre 2023. La campagna, prevista nel periodo 10 giugno – 5 luglio 2024, dovrebbe consentire di completare lo scavo dell’accesso alle sostruzioni e di realizzare la definitiva documentazione necessaria per la progettazione di un sistema stabile di accesso. Allo scavo parteciperanno studenti e specializzandi della Sapienza Università di Roma. Questi ultimi saranno impiegati anche in attività aggiuntive di supporto alle attività di schedatura dei materiali del Museo Civico e in attività di rilevamento e schedature di emergenze archeologiche sparse per l’area della Città di Anzio. È stata la prima villa sorta ad Anzio all’inizio del ‘700 ad opera di Monsignor Bartolomeo Cesi, a tale scopo incaricato da Papa Clemente VIII. La villa realizzata sullo stile della Famiglia Cesi passò in proprietà a Federico Monchese di Montecelio e primo Duca di Acqua Sparta. La villa prende nome dalla sposa di Francesco Borghese nuovo proprietario dal 1834. Infatti proprio i Borghese vi realizzarono la Sala delle Conchiglie, gioiello d’arte “liberty”. La villa è di proprietà del Comune di Anzio dal 5 agosto del 1964. Insieme a Villa Albani e Villa Sarsina rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse architettonico ad Anzio. Oggi nella villa hanno sede vari uffici del Comune di Anzio, il Museo archeologico e il Museo dello Sbarco Alleato.