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giovedì, Giugno 27, 2024

Simone Borgese, indagini sul Gps del cellulare per far luce su altri casi di stupro

Simone Borgese, il 39enne arrestato con l’accusa di aver violentato una studentessa di 26 anni lo scorso 8 maggio, potrebbe essere “incastrato” dal suo smartphone, non ancora sequestrato. Dal tracciato Gps, alla cronologia degli spostamenti, fino alle celle telefoniche, tanti potrebbero essere i dettagli utili, anche per cercare di fare luce sugli altri due presunti casi emersi dopo l’arresto. Al momento la violenza nei confronti della studentessa è l’unico episodio che viene contestato a Borgese, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari nonostante la contrarietà della procura che invece aveva chiesto per il 39enne la custodia cautelare in carcere.
Al centro della richiesta dei pm, riporta Repubblica, c’è il passato dell’uomo, il cui profilo sembra essere quello di un molestatore seriale. Borgese aveva avuto una figlia da una precedente relazione, ma era stato lasciato dalla sua compagna proprio per i suoi atteggiamenti aggressivi e possessivi. Poi erano arrivati i processi. La condanna più dura quella a 7 anni per aver violentato una tassista nel 2015.
Mentre per aver molestato una ragazza di 17 anni in ascensore la pena era stata di due anni e 10 mesi. Dal carcere era uscito nel novembre del 2021 ed era ritornato alla sua vita di sempre nel quartiere Piana del Sole, dove era andato a vivere insieme a una ragazza, la stessa che ha accettato di accoglierlo nella sua abitazione.
Per oltre due anni Borgese avrebbe condotto una vita apparentemente regolare fino a quando lo scorso 8 maggio, secondo le accuse della procura di Roma, è tornato all’azione, violentando una ragazza dopo averla portata in una zona isolata alla Magliana. Per gli inquirenti troppe sono le coincidenze che il 39enne sarà chiamato a chiarire: la più lampante è quella del giorno, lo stesso dello stupro del 2015.
Dopo la violenza postata ricetta di cucina Poche ore la violenza Borgese aveva postato su Facebook la ricetta dei tonnarelli cacio e pepe. Alle 5 e 37 del mattino infatti ha condiviso un video commovente preso dalla pagina Instagram “Il mondo dei piccoli”. Quaranta minuti dopo ecco un altro video dedicato a Cala Mariolu, la spiaggia più bella d’Europa. Poi Borgese esce di casa e violenta la studentessa adescata alla fermata del bus alla Magliana con la scusa di un’indicazione stradale. A casa cena insieme alla fidanzata. Il giorno dopo postava anche i video di alcuni lavori in muratura. E di sera sui social suggeriva la ricetta dei tonnarelli cacio e pepe o la rivisitazione della carbonara: alla ‘nduja.

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