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lunedì, Luglio 22, 2024

“Leader Hamas prende tempo, vuole Israele in guerra col Libano”

Il leader di Hamas Yahya Sinwar sta prendendo tempo nei negoziati per un accordo di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi nella speranza che nel mentre scoppi una vera e propria guerra sul fronte libanese. Lo riferisce Haaretz in base a informazioni fornite da un funzionario coinvolto nei colloqui. Gli Usa confermano: se sarà guerra con Hezbollah, “garantiremo pieno appoggio a Israele”. Intanto, come reso noto dalla Marina britannica, una nave mercantile è stata danneggiata dall’attacco di un drone nel Mar Rosso, vicino allo Yemen, ma non sono stati segnalati feriti. Nella giornata di sabato almeno 42 persone sono morte nei raid israeliani sul campo profughi di Shati e nel sobborgo di Tuffah, a Gaza City. “Gli incontri con gli alti funzionari Usa saranno determinanti per il futuro della guerra”. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant prima di partire per gli Stati Uniti. “Durante i colloqui – ha aggiunto – ho intenzione di discutere gli sviluppi a Gaza e in Libano. Siamo pronti per qualsiasi azione che possa essere necessaria a Gaza, in Libano e in altre aree”. Gallant vedrà il segretario di Stato Antony Blinken, il suo omologo Lloyd Austin, il direttore della Cia William Burns e l’invaito speciale di Biden in Medio Oriente Amos Hochstein. Una parte del molo temporaneo costrutito dagli Stati Uniti a Gaza si è arenata sulla spiaggia Frishman di Tel Aviv. Lo riferiscono i media americani. La struttura è stata danneggiata lo scorso venerdì dal mare agitato per la seconda volta da quando ha iniziato ad essere operativa a maggio ed era stato ripristinato mercoledì. Secondo il New York Times, il molo potrebbe essere smantellato prima del previsto poiché ha fatto ben poco per conttribuire a migliorare l’assistenza umanitaria a Gaza. Come ormai ogni sabato da mesi, migliaia di manifestanti si sono radunati questa sera a Tel Aviv per protestare contro il governo Netanyahu, chiedendo nuove elezioni e la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza. Molti manifestanti mostravano cartelli con scritto “ministro del crimine” e “fermate la guerra”, mentre la gente si riversava in piazza. “Sono qui perché ho paura del futuro di mio nipote. Non ci sarà futuro per loro se non usciamo e non ci liberiamo di questo orribile governo”, ha detto Shai Erel, imprenditore di 66 anni. L’organizzazione di protesta antigovernativa Hofshi Israel ha stimato che più di 150mila persone hanno partecipato alla manifestazione, definendola “la più grande dall’inizio della guerra contro Hamas”. Alcuni manifestanti si sono sdraiati a terra coperti di vernice rossa nella Piazza della Democrazia di Tel Aviv, per protestare contro quella che dicono essere la morte della democrazia del Paese sotto Netanyahu. Diversi agenti di Hezbollah e siti appartenenti al gruppo sciita sono stati colpiti nel sud del Libano. Lo ha reso noto l’Idf. Riporta il Times of Israel. Un attacco ad Ayta ash-Shab ha preso di mira un agente di Hezbollah che era stato avvistato in uno dei posti di osservazione del gruppo, ha spiegato l’esercito israeliano aggiungendo che a Yaroun un aereo da caccia ha colpito un edificio utilizzato da Hezbollah, dopo che è stato identificato un agente che vi entrava. Aerei da caccia infine hanno colpito un altro edificio utilizzato da Hezbollah a Ramyeh.

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