Con un decreto del Presidente della Regione Lazio, datato aprile 2024, sono state stabilite le aree idonee o meno alla balneazione per la stagione in corso. Le pagelle di Arpa Lazio avevano evidenziato una situazione molto buona per il litorale a nord di Roma, che, di fatto, è stata confermata anche dal decreto. In realtà, I documenti non esprimono un giudizio sulla qualità delle acque, ma si limitano a individuare le zone dove è possibile la balneazione. Concentrandoci sulle informazioni riguardanti Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella noteremo che ci sono alcune aree non adibite alla balneazione e che hanno ricevuto la “bandiera nera”. Tuttavia, si tratta di zone piuttosto piccole che si trovano in corrispondenza delle foci dei fossi presenti sul territorio. In particolare, le aree interessate dalle bandiere nere sono la foce del fosse del Turbino e la foce del fosso Zambra a Cerveteri, mentre a Ladispoli è fortemente sconsigliato fare il bagno in corrispondenza della foce dei fossi Vaccina e Sanguinara. Stesso discorso per Santa Marinella dove le aree interessate dalla bandiera nera sono numericamente maggiori, ma sempre in corrispondenza di zone di “sfogo”. Ora, è evidente che queste aree non siano interessate dal turismo balneare e, per questo, il decreto non costituirà un problema per lo svolgimento regolare della stagione estiva. Al contrario, come anticipato, la maggior parte delle acque del litorale a nord di Roma godono di ottima salute e continuano ad attrarre turisti romani e non solo. Sulla base della documentazione ufficiale non serve creare allarmismi rispetto alla possibilità di trascorrere serenamente la propria estate sulle spiagge di Marina di Cerveteri, Ladispoli o Santa Marinella. Sono i dati a dirci che: il mare è pulito. E’ con una nota che il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, ha dichiarato che: “I dati ufficiali del 2024 diffusi dalla Regione confermano la perfetta balneabilità del litorale di Santa Marinella e Santa Severa. Sono stai esclusi solo i tratti in cui sfociano alcuni fossi del territorio poiché in questi casi il divieto deve essere apposto obbligatoriamente”. “A questo punto non è più tollerabile che ad ogni inizio di stagione la nostra città si veda costretta a difendersi da una campagna denigratoria senza eguali. al punto da essere inserita tra le spiagge del Lazio da bandiera nera dove è meglio evitare fare tuffi, andando a creare un danno d’immagine che non può più essere tollerato perché va a compromettere un’intera economia fondata sulla fruizione del mare e delle spiagge “. Il sindaco Tidei è tornato sulla questione legata alla diffusione di notizie allarmanti e non supportate da alcun riscontro oggettivo. “Ho chiesto di venire in possesso delle tabelle aggiornate all’ anno in corso in merito allo stato delle acque marine del litorale laziale. Ne è emerso in modo inconvertibile e verificabile da tutti che solo in taluni brevissimi tratti di costa sono apposti dei divieti di balneazione che riguardano nello specifico i fossi Eri delle Guardiole Castelsecco e Ponton del Castrato. C’è poi un divieto anche questo imposto per motivi di sicurezza nei pressi del poligono di Tiro militare di Furbara e all’ entrata del porticciolo turistico. Ho pertanto ritenuto doveroso e necessario diffondere questa nota in cui si fa chiarezza anche nel rispetto di tutte le attività commerciali balneari e turistico ricettive del nostro territorio comunale. Allo stesso modo è nostra prioritaria competenza vigilare sulla salute pubblica e, di conseguenza, rassicuro tutti i residenti e i turisti che non esiste alcun pericolo per la balneazione lungo le spiagge, sia di Santa severa che di Santa Marinella che in molti casi sono state definite eccellenti da Arpa Lazio”. “Concludo anticipando che. da oggi, ci sarà tolleranza zero nei confronti di quanti, organi di stampa, enti associazioni o singoli personaggi che dovessero diffondere informazioni false e lesive dell’immagine delle nostre località turistiche e balneari che sono tra le più rinomate del Lazio”