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mercoledì, Luglio 3, 2024

Miracolo Italia: pareggia 1-1 con la Croazia al 98° e passa il turno

L’Italia è agli ottavi di finale di Euro 2024 e a Berlino affronterà la Svizzera. Incredibile l’1-1 di Lipsia che ha eliminato la Croazia di Modric arrivato al 98′ di una partita giocata in maniera insufficiente dagli Azzurri, salvati a sette secondi dalla fine da un destro all’incrocio dei pali di Zaccagni. In precedenza Modric aveva sbloccato il match al 55′ dopo essersi fatto parare un rigore da Donnarumma, poi il lampo all’ultimo respiro che ha sorriso a Spalletti. Le lacrime di Zaccagni, le lacrime di Calafiori. Le lacrime degli italiani. Di gioia, di tensione, di adrenalina inaspettata al termine di quasi 100 minuti di altro pianto, ma per le difficoltà in campo. L’Italia al 98′ si è lasciata andare a un urlo di gioia, pazzesco e incredibile come il destro all’incrocio dei pali dell’esterno che tanto ha ricordato l’iconico due-a-zero di Del Piero contro la Germania nel 2006. Allora come oggi quel tiro a giro millimetrico portò la Nazionale a Berlino, ma questa volta il significato è ottavi di finale contro la Svizzera quando ormai i pensieri di (quasi) tutti erano ai calcoli da fare per passare tra le migliori terze. L’1-1 di Lipsia, invece, condanna in maniera definitiva la Croazia che con soli due punti raccolti saluta l’Europeo. E anche qui sono lacrime, ma non di gioia, come quelle di Modric e dei tantissimi tifosi. Dopo i tanti discorsi fatti dopo la sconfitta contro la Spagna, Spalletti ha cambiato il volto all’Italia per la partita decisiva schierando la difesa a tre più consona – almeno sulla carta – a buona parte della rosa. Difesa a tre, a quattro o a cinque però ha cambiato poco l’essenza di una Nazionale che, al netto dell’obiettivo raggiunto, è apparsa confusionaria, stanca e con poca qualità tecnica probabilmente dovuta a una minore brillantezza fisica. Dopo cinque minuti Sucic ha fatto volare Donnarumma sotto la traversa, ma una volta lasciata passare la prima folata balcanica l’Italia è riuscita a trovare distanze e trame per provare a costruire qualcosa, o meglio, per rischiare meno. Un grande intervento di Livakovic su Bastoni ha anche negato il vantaggio agli Azzurri, mai comunque troppo pericolosi con Retegui e Raspadori. Nella ripresa, consapevoli dell’eliminazione in caso di pareggio, la Croazia è scesa in campo in maniera più offensiva ma a differenza del primo tempo nei primi dieci minuti ad alto ritmo ha trovato il modo di sbloccare il match. Al 52′ il neoentrato Frattesi ha deviato di mano in area il tiro-cross di Kramaric causando il rigore che Donnarumma ha respinto a Modric. Nemmeno il tempo di godersi la giocata, però, che l’ex Pallone d’Oro approfittando di un movimento difensivo sbagliato della linea azzurra ha trovato il modo di prendersi la rivincita dopo un secondo miracolo del portiere su Budimir. Sotto di un gol Spalletti è tornato a quattro in difesa inserendo l’esplosività di Chiesa in attacco, ma a farla da padrone a Lipsia è stata la confusione dentro e fuori dal campo. L’Italia non ha trovato il modo di prendersi il campo e la partita affidandosi a palloni lunghi e al doppio centravanti, mentre sugli spalti i tifosi croati tra fumogeni e lanci di bicchieri hanno fatto la loro parte per spezzettare il gioco. Un’arma a doppio taglio a conti fatti che ha portato agli otto minuti di recupero nei quali, a sette secondi dalla fine, una giocata disperata di Calafiori e l’eurogol di Zaccagni hanno riscritto la storia di entrambe le nazionali.

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