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sabato, Giugno 29, 2024

Ardea, dopo l’incendio alle Salzare l’aria è inquinata? I risultati delle analisi

Quanto è inquinata l’aria di Ardea dopo l’ennesimo incendio di rifiuti dello scorso 20 giugno nella zona tra Tor San Lorenzo e Marina di Ardea? L’Arpa Lazio, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha installato nella stessa giornata un campionatore per il monitoraggio della qualità dell’aria, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanza chimiche inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici e diossine, e portando avanti tutte le attività previste in situazioni di questo genere. Il monitoraggio viene svolto a supporto degli enti locali e sanitari cui competono le valutazioni in merito ai possibili rischi per la salute e ai comportamenti da seguire. A questo fine, il personale dell’Agenzia ha installato un campionatore ad alto volume in via Valli di Santa Lucia, Ardea, a circa 100 metri da dove è partito l’incendio. Lo strumento è necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine, a poca distanza dall’area interessata dall’incendio. I risultati ora sono arrivati. «Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. L’Organizzazione mondiale della sanità (nel documento Air duantv Auidelines for Europe 2000) stima concentrazioni di tossicità equivalente (TEO) di diossine e furani in ambiente urbano pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l’incendio ha effettivamente generato diossina. Ad Ardea stiamo quindi al di sotto dei livelli di tossicità.

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