test
domenica, Giugno 30, 2024

Rutte: “Meloni non è esclusa, Roma sia ben rappresentata”

Giornata importante a Bruxelles: oggi si cerca l’accordo definitivo sui cosiddetti “top jobs”, le cariche apicali Ue per la legislatura 2024-29. Al riguardo arriva l’attacco del premier ungherese Viktor Orban, che definisce “vergognoso” l’accordo raggiunto e attacca: “Gli elettori sono stati ingannati”. I negoziatori di Ppe, Pse e Renew hanno concordato sulla tedesca Ursula von der Leyen presidente della Commissione Europea, il portoghese Antonio Costa presidente del Consiglio Europeo, l’estone Kaja Kallas Alta Rappresentante. Restano da stabilire altre nomine di primo piano nell’economia della prossima Commissione europea, con Italia e Francia, secondo alcuni rumors, in competizione tra loro. A proposito di Roma, il premier olandese Rutte afferma: Giorgia Meloni “non è esclusa” dalle nomine Ue e “dobbiamo garantire che l’Italia si senta ben rappresentata nella nuova Commissione europea e non solo”. Sull’accordo raggiunto tra i tre gruppi politici Ppe, Socialisti e Democratici e Renew sui tre nomi per i vertici europei “la chiara speranza è che possano contare su una maggioranza in Parlamento”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, arrivando al summit Ue a Bruxelles. L’intesa “raggiunta tra queste tre famiglie di partiti è solo una posizione, ne discuteremo attentamente ed equamente con i nostri buoni amici in Europa. Tutti e 27 gli Stati membri sono ugualmente importanti. Il Consiglio europeo e i governi devono avanzare saggiamente una proposta che possa contare sulla maggioranza dell’Europarlamento”. “Gli elettori europei sono stati ingannati. Il Partito popolare europeo ha formato una coalizione di bugie con la sinistra e i liberali. Non sosteniamo questo accordo vergognoso!”. Lo ha scritto su X il premier ungherese, Viktor Orban.  Il ministro Antonio Tajani si è detto “molto perplesso” sulla durata dei cinque anni per la presidenza del Consiglio europeo. Perché “è il Ppe che ha vinto le elezioni. Non le hanno vinte né i socialisti né i liberali”.

Articoli correlati

Ultimi articoli