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lunedì, Luglio 1, 2024

Residenti in strada contro la movida selvaggia

Cittadini esausti della movida sfrenata e pronti a radunarsi per adottare delle contromisure. La riunione si terrà domani sera in via Anzio assieme agli esponenti di Ladispoli Attiva. Chi abita a ridosso di stabilimenti e pub non vive più sonni tranquilli. «Le seconde case non ci sono più – protesta Rita Paone, residente sul lungomare centrale di via Regina Elena – e questo il Comune lo sa bene. Dalle 6,40 del mattino, in media ogni 10 minuti, partono treni da Ladispoli verso Roma: non si può pensare di trasformare stabilimenti balneari e bar in sale da ballo con spettacoli dal vivo tutti i giorni. Ciò ha poi delle conseguenze che si protraggono ben oltre l’orario di chiusura dei locali. Dallo scorso anno la situazione sul lungomare è insostenibile. Per questo chiediamo di fermare questo incubo, così come ha fatto il comune di Roma a Ostia». Ladispoli Attiva ha chiesto di dotare la polizia locale di fonometri per il controllo e di rivedere l’ordinanza comunale. La delibera di maggio 2023 ha rettificato quella precedente concedendo due ore in più ai locali nel week end, perciò fino alle 2 e fino alle 3 addirittura fuori dal centro urbano. Per quanto riguarda i fonometri la municipale respinge la richiesta. «Non spetta né ai comuni – chiarisce Sergio Blasi, comandante dei vigili urbani –e né alla polizia locale essere forniti di tale strumenti, deve pensarci infatti l’Arpa Lazio. La richiesta può essere presa in considerazione solo nelle regioni autonome».

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