venerdì, Novembre 22, 2024

Gubetti apre il confronto con tutti

La crisi che sembra non passare, anzi con i dissidenti ancora più sulla loro posizione, soprattutto dopo l’ultimo consiglio comunale dove l’opposizione ha garantito il numero legale per poter procedere con la votazione di alcuni finanziamenti da enti esterni che sarebbero dovuti approdare nelle casse comunali. Il sindaco di Cerveteri ora sembra voler cercare di capire se ci sono i margini, e con chi, di poter proseguire il suo mandato. E che non esclude nulla: nemmeno il confronto con i consiglieri «civici» seduti all’opposizione e con i quali si potrebbe, magari, a suo dire, tentare una strada e un percorso diverso pur di andare avanti. «Sto incontrando tutti», ha detto il primo cittadino Elena Gubetti a News&Coffee. «Ho aperto una fase di confronto con tutti coloro che siedono in consiglio comunale». Gubetti ammette che la sua “prima scelta” ricade ovviamente sulla squadra di governo che fino a pochi mesi fa le aveva concesso non solo di vincere le elezioni ma anche di governare in serenità la città – «la sento più vicina a me ed è la prima opzione se ci sono le condizioni» – ma se le porte fossero chiuse e la crisi non dovesse risolversi si dice pronta a verificare se un’altra strada sia percorribile con i civici che siedono in consiglio: «Con loro forse si potrebbero trovare dei punti di contatto e dei progetti da sottoscrivere con un accordo programmatico che permetta di dare alla città un governo stabile». Che cosa accadrà, il primo cittadino non lo sa ma una cosa ce l’ha ben chiara: «Mi spenderò fino all’ultimo, non perché sia attaccata alla poltrona ma perché ho preso un impegno con i cittadini e hanno il diritto di avere una stabilità, di vedere i risultati del lavoro che stiamo portando avanti e credo che valga la pena tentare». «Sono una persona che crede nel civismo, che ha voglia di fare, ma queste, sono cose ben diverse dalla maggioranza». Porta chiusa insomma: «Siamo opposizione e rimaniamo opposizione». Una opposizione, ha incalzato Paolacci tornando al consiglio comunale della scorsa settimana (quando i 7 dissidenti non si sono presentati), che ha «dimostrato di avere un grandissimo senso di responsabilità» entrando «in aula e dando modo a loro di votare quelle variazioni che permettevano un’entrata (finanziaria, ndr) da enti esterni a favore anche di persone meno fortunate di noi. Abbiamo dimostrato cosa è la politica sociale e l’amore per la città».

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