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venerdì, Luglio 5, 2024

Movida, la Procura chiude le indagini

Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone e occupazione ed invasione arbitraria di spazi demaniali. Sono le ipotesi di reato di cui sono chiamati a rispondere, a vario titolo, undici persone tra amministratori e gestori dei locali sul lungomare per le quali il sostituto procuratore della Repubblica Marina Mannu ha chiesto la citazione diretta in giudizio, con l’udienza fissata già al 23 dicembre prossimo. In tanti si stavano chiedendo come mai ancora non fosse esplosa la movida nei pressi del Pirgo; movida che lo scorso anno portò il comitato “Condomini prospicienti il Lungomare Thaon de Revel”, rappresentato dall’avvocato Patrizio Leopardo, a presentare un esposto, segnalando “musica ad altissimo volume, oltre la soglia di normale tollerabilità e ben oltre le regole del vivere civile” ad ogni ora del giorno e della notte, parlando di “musica, vibrazioni e scuotimenti delle mura e dei vetri delle abitazioni” non più tollerabili. Una situazione, avevano denunciato, aggravata anche dal rilascio “di nuove autorizzazioni all’apertura di locali/stabilimenti che si trasformano facilmente in vere e proprie discoteche all’aperto”. Da qui le indagini coordinate dalla Procura che hanno evidenziato, a carico di diversi locali presenti nella zona, anche un’occupazione arbitraria di maggiori spazi rispetto a quelli consentiti. La Procura stessa ha contestato, ad esempio, la realizzazione di una pedana e sovrastruttura metallica a servizio del dj, pavimentazione, arredi e perimetrazione metallica usata come area di consumazione e ballo, intelaiature dotate di luci e casse di diffusione acustica o attività di somministrazione al pubblico non autorizzata. Una questione che verrà affrontata quindi in sede di udienza da un lato, ma che richiederà anche un intervento politico da parte della nuova amministrazione, per cercare di garantire allo stesso tempo attività di svago e rispetto della quiete pubblica.

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