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lunedì, Luglio 8, 2024

Statua del bacio, il Pincio prende tempo

L’amministrazione comunale prende tempo sulla questione legata alla permanenza o meno in città della Statua del Bacio. È vero che l’installazione che fa bella mostra di sé alla Marina non rientra tra le priorità, ma è altrettanto vero che è sempre stato un tema che ha fatto parlare e discutere. E così, a pochissimi giorni dalla scadenza del contratto di prestito, fissata per il domani 9 luglio 2024, il sindaco Marco Piendibene ha confermato di aver rinnovato l’autorizzazione doganale fino all’8 gennaio prossimo. «Nel frattempo stiamo valutando tutte le ipotesi», ha detto. Perché piaccia o meno, dal punto di vista turistico la Statua del bacio resta una tappa obbligata per i tanti turisti chescattano foto e selfie sotto il marinaio e l’infermiera, portando il lungomare di Civitavecchia in giro per il mondo. «Sembrerebbe che ci possa essere l’interessamento di imprenditori o altre realtà per concorrere all’acquisto dell’installazione – ha confermato Piendibene – certo, parliamo di una cifra considerevole che si dovrebbe aggirare attorno agli 800mila dollari». La Fondaizone proprietaria dell’opera nei mesi scorsi aveva manifestato l’impossibilità di prorogare il prestito. Quindi le alternative sono acquisto o rimozione della statua. Si potrebbe quindi pensare ad una “adozione” da parte di una cordata di imprenditori. Il tutto però senza assolutamente gravare sull’amministrazione comunale che non ha le disponibilità e neanche la volontà di spendere una cifra così alta. Amministrazione al cui interno oggi c’è anche quel M5S e e quel Vincenzo D’Antò che qualche mese fa, dopo un accesso agli atti, ha dichiarato: «Non abbiamo intenzione di spendere una cifra così considerevole; anche se l’avessimo a disposizione, preferiremmo destinare tali fondi, ad esempio, alla messa a norma del museo al Forte Michelangelo, o con la metà dei fondi potremmo commissionare un’opera sicuramente più rappresentativa della nostra comunità». Bisognerà quindi capire se il tempo che resta a disposizione potrà servire per trovare una soluzione che possa trattenere o meno l’opera in città.

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