Venerdì 12 luglio, in Piazza Santa Maria a Cerveteri – ore 19:30 – andrà in scena la performance conclusiva della terza edizione del laboratorio di teatro partecipato “Frammenti di un discorso amoroso”, organizzato da Le Odìssere Teatro, in collaborazione con CDM-Campo di Mare Teatro Festival e patrocinato dal Comune di Cerveteri , Assessorato alla Cultura Arrivati alla terza edizione, il teatro partecipato è diventato un fiore all’occhiello dell’offerta culturale del Comune di Cerveteri. Vista l’ottima riuscita dell’operazione, il Comune e l’Assessorato alla Cultura hanno deciso di finanziare e sostenere l’attività per il terzo anno. Il percorso formativo gratuito e aperto a tutti è iniziato a marzo 2024 ed è stato curato da Odette Piscitelli (attrice, formatrice, direttrice artistica di Le Odìssere Teatro e del Campo di Mare Teatro Festival) , ha coinvolto cittadine e cittadini residenti nel territorio di Cerveteri, Ladispoli e nei comuni limitrofi, senza limiti di età. Attraverso la sperimentazione dei linguaggi del teatro, della narrazione e della musica si è sviluppato un cantiere di idee. Il percorso di esplorazione aveva come obiettivo centrale la creazione di un gruppo di lavoro protetto per condividere storie, frammenti di vita ed emozioni, sul tema scelto, che quest’anno era l’amore. “Siamo partiti da alcune suggestioni di Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, per indagare le varie fasi dell’amore e per esplorare le storie che ognuno ha sentito di condividere sugli spunti di : Regalo d’amore, colpo di fulmine, abbandono, angoscia, biglietto, assenza, ricominciare …. E molti altri. Sono emerse così storie che riguardano l’amore nel senso ampio del termine: i legami emotivi tra gli esseri umani direi. Abbiamo poi inserito alcune letture da Roland Barthes che farò io, mentre l’azione scenica va avanti con dei momenti di improvvisazione su musica. Mi è sembrato molto interessante inserire il testo originale di Barthes accanto alle storie di vita raccontate dai nostri protagonisti. La novità di quest’anno è che vado in scena con loro. Al terzo anno sono riuscita ad aprire una nuova possibilità: il teatro partecipato unisce gli artisti professionisti ai non professionisti nella stessa performance. Non si tratta di una divisione tra artisti e “dilettanti”, ma dell’incontro in uno spazio comune , di persone che portano la forza della verità e l’unicità della propria storia, partecipando ad un vero e proprio atto poetico e artistico. Attraverso un percorso durato 5 mesi, siamo arrivati a creare una performance interattiva, in cui la lettura si intreccia a storie , improvvisazioni, canzoni… E’ una performance da vivere più che da osservare. L’esperimento del teatro partecipato è
proprio quello di coinvolgere il pubblico all’interno del processo artistico.