Free Porn
xbporn
lunedì, Luglio 22, 2024

Usa 2024, Biden: “Ho già battuto Trump e lo farò ancora”. Ma fa nuove gaffe imbarazzanti”

Joe Biden non molla la corsa alle presidenziali di Usa 2024, nonostante nuovi lapsus che hanno rischiato di rovinargli l’attesissima conferenza stampa al termine del vertice Nato a Washington, la prima dopo il disastroso dibattito tv con Donald Trump. Al confronto con i giornalisti l’81enne si è mostrato più determinato che mai a correre per un secondo mandato dichiarando, con la schiettezza che lo contraddistingue, di essere il candidato “piu’ qualificato” e “l’unico” in grado di battere Trump. “L’ho battuto una volta e lo farò ancora. Gli alleati europei mi hanno detto di vincere, perché sono la persona più qualificata per essere nuovamente presidente degli Stati Uniti”. La serata non è però iniziata sotto i migliori auspici per il presidente, che poco prima di entrare nella sala affollata di giornalisti, per la maggior parte americani, ha regalato l’ennesima gaffe presentando Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come “Putin”. Biden si è ripreso subito dall’errore, ma ovviamente lo strafalcione ha fatto il giro dei media americani e gli è stato anche riproposto in conferenza stampa. E pochi minuti dopo, un nuovo svarione: il commander-in-chief ha detto “vice presidente Trump” parlando di Kamala Harris. Gaffe di cui il tycoon ha subito approfittato rilanciandola sul suo social media Truth. “Bravo Joe! Ottimo lavoro!”, ha commentato sarcastico. Strafalcioni a parte, il presidente si è mostrato molto più lucido, energico e chiaro rispetto al dibattito andato in onda sulla Cnn. Oltre all’ex speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, sono 17 i deputati e un senatore che premono per un suo passo indietro, di cui l’ultimo subito dopo la conferenza stampa. Pelosi ha anche sentito in privato Barack Obama per parlare dell'”affare Biden”, esprimendo il timore che non riesca a vincere. “Placherò le paure dei democratici”, ha insistito Biden sottolineando di “non voler correre per lasciare un’eredità, ma per finire il lavoro iniziato”. Questo è un concetto che il presidente americano ripete spesso, rivendicando il suo record di leggi approvate, la sua esperienza da senatore che gli ha permesso di trattare in maniera efficace a Capitol Hill e la sua capacità di leadership internazionale. “Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perché una sua vittoria sarebbe un disastro”, ha risposto a chi gli fa notare che anche tra i partner esteri si è diffuso un certo scetticismo sulla sua capacità di vincere e governare per altri quattro anni. “Sono pronto ad affrontare Putin e Xi ora e fra tre anni”, ha rassicurato il democratico ribadendo che “non si inginocchierà mai” al leader del Cremlino.

Articoli correlati

Ultimi articoli