mercoledì, Ottobre 30, 2024

Ardea, oppio ai braccianti per sopportare la fatica”. L’ultima frontiera del caporalato: cinque arresti

Le indagini delle fiamme gialle della compagnia di Pomezia hanno permesso di ricostruire ruoli e modus operandi di un’organizzazione, facente capo ad alcuni cittadini indiani e con proiezione ad Ardea, Anzio e Nettuno, che, grazie alla collaborazione di un dipendente pubblico infedele e ai contatti procurati da una rete di procacciatori, avrebbe fatto regolarizzare sul territorio nazionale oltre 500 extracomunitari non aventi diritto, occupandosi della predisposizione della documentazione utile all’avvio e alla definizione della procedura amministrativa. Le tariffe del servizio oscillavano dai 300 ai 5.000 euro, a seconda della tipologia di domanda da avanzare agli uffici pubblici. L’organizzazione, inoltre, riforniva gli immigrati impiegati nei campi dell’Agro Pontino con dosi di stupefacenti in grado di alleviarne le fatiche, come emerso del corso degli approfondimenti, che hanno portato al sequestro di circa 90 chilogrammi di bulbi di papavero da oppio. Complessivamente sono indagate 25 persone.

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