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martedì, Luglio 16, 2024

Porta d’Italia, Civitavecchia c’è: “Seduta aperta o referendum”

Arriva oggi in consiglio la revoca della delibera di adesione del Comune di Civitavecchia al progetto per la nuova provincia Porta d’Italia, votata in consiglio ad aprile dalla maggioranza Tedesco. In quell’occasione il capogruppo dem Marco Piendibene, oggi Sindaco, aveva contestato la delibera che oggi tornerà alla Pucci per la revoca. Tra le critiche, però, di diversi gruppi ed esponenti del territorio. Dopo Fratelli d’Italia è arrivata Civitavecchia C’è. «Rimanere fuori dalla città metropolitana per poi andare a costruire il nostro futuro, nel quale ci sarà pure qualche difficoltà, ma che ci vedrà protagonisti in maniera paritetica con altre città e paesi che hanno le stesse nostre esigenze per cui lo stare insieme diventa un rafforzamento per tutti – hanno spiegato – per questo ci battiamo da tanti anni e continueremo a farlo, abbiamo raccolto migliaia di firme costituito comitati effettuato consultazioni popolari orientato interrogazioni parlamentari, dibattiti, consigli comunali aperti. Il primo con il sindaco Antonio Cozzolino il secondo con il sindaco Ernesto Tedesco e che hanno votato e deliberato l’uscita dalla città metropolitana. Ora che il tutto viene nuovamente ribaltato con rapidità non uguale a qualsiasi altra pur discutibile decisione non ci pare ragionato né ragionevole – hanno aggiunto – pertanto chiediamo prima di qualsiasi decisione un consiglio comunale aperto o meglio un referendum nel segno di una democrazia partecipata». Civitavecchia C’è ricorda l’importanza di fare scelte in piena autonomia per la crescita del territorio, ricordando le tante criticità che finora hanno colpito il territorio, ricordando «le tante battaglie sostenute da cittadini uniti, qualcuna vinta altre perse, ma la maggior parte in corso riguardanti – hanno evidenziato – termovalorizzatori, biodigestori, discariche, depositi tossici, smaltimento rifiuti provenienti quasi sempre da Roma e continuamente segnalati dagli abitanti di via Terme di Traiano e zone limitrofe». Nel frattempo anche il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, esponente dello stesso Partito democratico del primo cittadino di Civitavecchia Marco Piendibene, è intervenuto, segnalando come sia in corso «una chiamata alle armi per vedere revocata una delibera di adesione al progetto di creazione del nuovo ente territoriale provinciale che prenderebbe il nome di “Porta d’Italia”. Assistiamo ad autonome prese di posizione di segreterie politiche di sezioni comunali che con Civitavecchia non hanno nulla a che fare – ha spiegato – che stimolano reazioni senza spiegarne l’opportunità e la convenienza. L’unico dato che emerge è che il pronunciamento favorevole di Civitavecchia deve essere revocato perché approvato dal vecchio Governo cittadino. Mi aspetto una auspicabile discussione sul merito e non solo una votazione. Diverse sono le opportunità favorevoli alla istituzione di una Provincia e diversi sono i motivi per i quali appare opportuno sforzarsi per rendere operativo il progetto. Mi riferisco per esempio anche a quello occupazionale: infatti una nuova provincia comporta l’istituzione di enti, uffici e comandi che comporterebbero concorsi ed assunzioni “una Prefettura-Ufficio Provinciale del Governo, una Questura, Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Tutto ciò – ha concluso Tidei – per il futuro ed il bene della Comunità e delle nuove generazioni,quindi vedremo come andrà a finire».

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