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mercoledì, Luglio 17, 2024

Filt Cgil: «Enel riconosca responsabilità sociali verso Civitavecchia»

«La recente lettera contenente la richiesta per l’autorizzazione alla messa fuori servizio definitiva della Centrale termoelettrica TVN di Civitavecchia, inviata da Enel al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rischia di anticipare notevolmente le tempistiche previste. Questa decisione, presa senza un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali e senza considerare appieno le conseguenze sul personale e sulla comunità locale, sta generando forte preoccupazione e incertezza tra i lavoratori e le loro famiglie». Anche la Filt Cgil esprime preoccupazione dopo la recente decisione di Enel di inviare la richiesta di autorizzazione al Mase.

«La chiusura anticipata, di tutta la centrale, qualora avvenisse, avrebbe un impatto devastante non solo sui lavoratori direttamente impiegati nella centrale, ma anche sull’indotto, tra cui quello portuale, e sull’economia della zona – hanno tuonato dalla Filt Cgil – fondamentale che Enel e le istituzioni coinvolte sui tavoli, riconoscano le loro responsabilità sociali verso la comunità di Civitavecchia. Al fine di evitare la desertificazione industriale di un territorio, che con grande sacrificio ha contributo alla sicurezza energetica del paese, con senso di responsabilità tutti, in primis Enel, debbono impegnarsi per fornire alternative di sviluppo certe e di prospettiva futura. Da mesi si stanno svolgendo tavoli di confronto su vari livelli tra istituzioni, parti sociali ed Enel stessa, al fine di gestire un processo che era previsto concludersi entro il 2025 e per elaborare progetti che potessero fornire soluzioni alle problematiche occupazionali generate dalla chiusura definitiva, ebbene questi tavoli ad oggi non hanno ancora prodotto alcun risultato. Ora, inaspettatamente, veniamo a conoscenza di una richiesta di chiusura anticipata che potrebbe essere, in un contesto indefinito come quello attuale, mortale per un territorio dalle grandi fragilità. Gli effetti di questa comunicazione rappresentano per noi un salto nel vuoto e sono inaccettabili. Sollecitiamo le istituzioni competenti a convocare i tavoli già attivi per un confronto sostanziale con Enel – hanno concluso dal sindacato – in cui vengano presentati progetti concreti con tempi certi, utili al ricollocamento di tutte le maestranze presenti nell’attuale sedime centrale di Tvn».

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