domenica, Novembre 24, 2024

Migranti, Sea Watch shock: augura “tutto il peggio” a Meloni e Piantedosi. La premier: “Avanti contro la tratta delle persone”

“I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono a Tripoli per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. Di qualunque cosa parlino, probabilmente mira ad aumentare il numero di uccisioni nel Mediterraneo. Auguriamo loro tutto il peggio”. Sono le parole shock usate da Sea-Watch International su X, nella giornata in cui il premier e il ministro dell’Interno italiani hanno partecipato al Trans-Mediterranean Migration Forum. La replica del premier Giorgia Meloni: “Il governo italiano continuerà a lavorare per fermare la tratta di persone, l’immigrazione clandestina e le morti in mare. Che a loro piaccia o meno”. “La Ong Sea Watch, che non ha nulla da dire sugli scafisti che si sono arricchiti uccidendo migliaia di persone, augura a noi ‘tutto il male possibile dal profondo del cuore’ perché andiamo in Libia a confrontarci su come fermare l’immigrazione illegale creando sviluppo – ha scritto Meloni sui social -. Un cuore bizzarro, c’è da dire. In ogni caso, il governo italiano continuerà a lavorare per fermare la tratta di persone, l’immigrazione clandestina e le morti in mare. Che a loro piaccia o meno”.
Foti striglia Sea Watch: incitamento all’odio “Vergognosi i toni e i termini usati su X da Sea Watch che, commentando la missione in Libia del presidente del Consiglio e del ministro dell’Interno, ha augurato loro ogni male ‘dal più profondo’ del cuore – è la replica di Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera -. Gravissimo l’incitamento all’odio verso un governo che si sta battendo per contrastare i trafficanti di morte e creare le basi per garantire condizioni di vita migliori in Africa grazie al piano Mattei. Chiediamo una condanna unanime per quanto accaduto”.
La missione in Libia La lotta ai trafficanti di esseri umani deve essere il caposaldo della gestione dei flussi migratori. Giorgia Meloni ha creato una coalizione su questo fronte nell’ambito del G7 e punta in questo senso a una più stretta collaborazione anche con i Paesi del Nord Africa. Inclusa la Libia, dove il premier assieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha partecipato al Trans-Mediterranean Migration Forum, puntando sull’assunto che “i migranti illegali sono nemici di quelli legali”. La missione è stata fortemente criticata dalla Ong Sea Watch che ha lanciato il post shock sui social.

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