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mercoledì, Luglio 24, 2024

Asl di Viterbo. In arrivo dalla Regione oltre 314 milioni

Presentato il nuovo piano di investimenti della Asl Viterbo per il triennio 2024 – 2026 per la riqualificazione, l’ammodernamento e il potenziamento sotto il profilo strutturale, tecnologico e del personale. Nel piano è prevista la messa a terra di oltre 341milioni di euro di investimenti, di cui oltre 305 milioni di lavori, 24,5 per le nuove tecnologie e 11 milioni di euro per l’Information and communication technology. A questo va aggiunto il consolidamento delle risorse umane, che l’azienda sanitaria della Tuscia sta già realizzando con le 707 assunzioni autorizzate dalle Regione Lazio, di cui circa 248 unità di personale medico e 459 unità di personale tecnico e del comparto. Presenti questa mattina nella sala conferenze della Cittadella della salute: il commissario straordinario della Asl Viterbo Egisto Bianconi, e il consigliere regionale Daniele Sabatini, delegato del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “Quello che presentiamo oggi – ha commentato Bianconi – è un vero e proprio resetting delle strutture ospedaliere della Tuscia, che va di pari passo con gli investimenti in corso che riguardano il territorio e la creazione delle case e degli ospedali di comunità, finanziati con fondi Pnrr, NexGenerationEU. Uno sforzo considerevole che si pone l’obiettivo ambizioso di riorganizzare complessivamente l’assistenza sanitaria, per rispondere a una moltitudine di bisogni di salute”. Nel piano presenti anche aspetti mirati alla sostenibilità ambientale. Infatti, tutta la rete ospedaliera, a partire da Belcolle, risponderà a criteri di efficienza e sarà dotata di sistemi di accoglienza e orientamento, riconoscibili e sostenibili, con la finalità di garantire ai cittadini assistiti una efficace gestione degli accessi. “Il piano che presentiamo oggi – ha commentato Sabatini – è il prodotto della nuova e innovativa politica della giunta Rocca nel comparto sanitario. Con il programma della rete ospedaliera 2024/2026 abbiamo infatti messo in campo una serie di ambiziosi interventi rivolti a riqualificare e valorizzare la sanità, restituendo soprattutto centralità alle province attraverso il rilancio dei principali presidi territoriali”.

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