Dovrebbero essere 120 e in vece sono appena 24 gli agenti di Polizia locale ad Ardea, rispetto a un territorio di 72 km quadrati, con 50 mila abitanti che quadruplicano d’estate.
In pratica manca l’80% degli agenti che dovrebbe avere un tale territorio. Ventiquattro vigili su più turni, senza considerare i riposi (che spesso saltano), le ferie (che diventano un miraggio) e le malattie (che fortunatamente d’estate diminuiscono). Spiegano dal sindacato Fp Cisl in una nota: «Il rapporto attuale tra operatori di polizia locale e residenti è di uno ogni duemila persone. Cinque volte inferiore alla previsioni normative. A questa carenza organica, che già di suo renderebbe impossibile garantire anche i servizi ordinari di polizia stradale, amministrativa, ambientale, edilizia, sanitaria e giudiziaria si deve aggiungere che l’amministrazione municipale ha previsto nel piano del fabbisogno triennale l’assunzione a tempo indeterminato di sette istruttori, quattro funzionari e due dirigenti, ma nessuna di queste è destinata al comando il cui organico viene implementato esclusivamente con sei istruttori a tempo determinato per quattro mesi da assumere quest’anno nel 2024». I sindacati insieme agli agenti sono in agitazione e promettono azioni ancora più eclatanti se il sindaco Cremonini non prenderà in mano la situazione. Fino anche ad arrivare allo sciopero. Ogni anno gli agenti della Polizia locale di Ardea rilevano una media di due incidenti ogni tre giorni, svolgono un migliaio di accertamenti anagrafici e rispondono a circa cento telefonate al giorno, oltre a dover pattugliare 72 chilometri quadrati di territorio e circa 400 km di strade e dieci chilometri di costa. Un corpo che, data la vastità del territorio, dovrebbe avere centoventi agenti previsti per legge. Ogni anno ad Ardea vengono elevate circa duemila sanzioni per un importo totale di 350 mila euro, ma il grande problema è sulla riscossione: si incassa meno del trenta percento.