Cinque mezzi della polizia penitenziaria sono andati a fuoco nell’autorimessa adiacente al carcere di Rebibbia a Roma. Il rogo si è sviluppato martedì pomeriggio. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia. Dai primi accertamenti si ipotizzano cause accidentali alla base dell’incendio che ha interessato gli automezzi del nucleo traduzioni. Non sarebbero stati trovati inneschi e non risultano feriti. Le fiamme sono state spente e non ci sono state ripercussioni per quanto riguarda il carcere. Sull’episodio sono intervenuti i sindacati. “Questa situazione mette in luce un problema grave e inaccettabile: la precarietà delle condizioni delle carceri italiane sta raggiungendo livelli critici” – denunciano in una nota il coordinatore regionale FP Cgil, Pierluigi Acunzo, e il segretario generale FP Cgil, Francesco Frabetti, che segnalano anche che due persone sarebbero rimaste intossicate. “Il Nucleo traduzioni cittadino (Ntc) – continua la nota – si trova in una condizioni provvisoria da quando è stato istituito. Richiediamo un intervento immediato all’Amministrazione Penitenziaria – conclude FP Cgil – per adeguare la struttura ai requisiti di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
