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venerdì, Luglio 26, 2024

Acqua, arrivano bollette pazze

Stanno arrivando in questi giorni le bollette Acea per il consumo idrico. E all’apertura della casella di posta elettronica e della fattura allegata, i commenti nella famgilie civitavecchiesi sono pressoché unanimi: «C’è stato sicuramente un errore». «Ma stiamo scherzando?». «Non ho mai pagato una bolletta così alta?». «Ma cosa è stato fatturato». Sono solo alcune delle domande e delle segnalazioni che sono giunte anche in redazione, chiedendo spiegazioni su possibili problemi riscontrati. E così in molti hanno cercato di leggere ogni voce possibile della fattura, tentando di capire tra una pagina e l’altra dove potesse essere la risposta ai tanti dubbi emersi. «Dai 30 euro di media che paghiamo – denuncia un cittadino – oggi ne sono arrivati 110». «Ben 190 euro, ma siamo impazziti? – ha fatto eco un altro – c’è stato un qualche conguaglio? A cosa è riferito?». In tanti hanno cercato di contattare Acea Ato 2, chiedendo spiegazioni e, in molti casi, fornendo nuovamente la lettura del contatore, convinti di un errore di fondo nel calcolo della fatturazione. Ma senza troppi risultati. «Il problema è proprio quello di parlare con Acea – ha tuonato un civitavecchiese – avendo tolto l’ufficio fisico in città, non si riesce poù ad avere un contatto diretto e chiaro. È difficile parlare con un operatore e soprattutto si ricevono spesso risposte che non sono esaustive e differenti in base a chi risponde al call center. Ma si può andare avanti in questo modo? Possibile che le amministrazioni non siano riuscite, negli anni, ad esigere da Acea un atteggiamento ed un’attenzione diversa nei confronti del territorio?». Oggi restano bollette “pazze” e famiglie alle prese con il call center, per capire come poter intervenire.

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