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mercoledì, Luglio 31, 2024

Venezuela, 749 arresti per le manifestazioni contro la rielezione di Maduro. “Piano di estrema destra made in Usa”

“Sono 749 i manifestanti arrestati in Venezuela”, durante le proteste contro la rielezione di Nicolas Maduro. Lo ha annunciato il procuratore venezuelano Alex Saab in una conferenza stampa. Gli arresti sono stati eseguiti a vario titolo, dagli atti vandalici a istigazione all’odio, a terrorismo, tra gli altri. “È in atto un piano dell’estrema destra, per una rivoluzione colorata, vogliono iniziare un’escalation di terrorismo”, ha detto il presidente del Venezuela definendo le manifestazioni atti di “terrorismo made in Usa”. Il presidente del Parlamento: “Arrestare Machado e Gonzalez”.
“Li pagano i gringos” secondo Maduro Siamo di fronte a una “controrivoluzione violenta”, ha affermato Maduro in conferenza stampa, dietro al quale ci sarebbe “l’estrema destra americana”. Quelli che protestano “sono drogati e armati. In larga parte sono gruppi delinquenziali. Li hanno inviati i gringos. Li abbiamo arrestati e stanno già parlando. Li pagano 150 dollari al giorno”, ha continuato. “Stiamo già agendo con l’unione civica popolare”, ha aggiunto. Maduro ha mostrato immagini di danneggiamenti e atti di vandalismo, spiegando che “hanno distrutto materiale elettorale”, e che “volevano interrompere la corrente elettrica nel Paese”. “La violenza che si sta scatenando in Venezuela è stata ordinata dall’estrema destra di (Edmundo) Gonzalez e (Maria Corina) Machado e finanziata dagli Stati Uniti, dai narcos colombiani, da Elon Musk e dall’estrema destra globale”, ha ripetuto Maduro.
Le accuse del procuratore e del ministro della Difesa Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha detto che durante le proteste sono rimasti feriti 48 funzionari militari e di polizia. “Queste persone quando vengono arrestate sostengono di appartenere a ong per i diritti umani, ma basta guardare le loro facce, si tratta di terroristi, e non avremo clemenza con loro”, ha aggiunto Saab. A schierarsi con Maduro è anche il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López che ha denunciato: “Siamo di fronte a un colpo di stato organizzato dagli estremisti di destra appoggiati dai settori imperiali e alleati”.
“Sconfiggeremo ancora una volta questo colpo di stato, non c’è nessuno che possa farlo con la coscienza di un intero popolo, non c’è nessuno che possa farlo con la forza morale di un’istituzione come la nostra, le Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB)”, ha aggiunto López, come riporta El Universal, “è tempo di agire e di essere leali verso il Paese e le sue istituzioni”. Intanto L’Assemblea nazionale (il parlamento) del Venezuela è riunita a Caracas per una discussione sulle violenze registrate nel Paese per contestare la rielezione del presidente Nicolas Maduro. Il Parlamento – saldamente controllato dalla maggioranza espressione del presidente – dovrebbe votare una mozione di condanna degli “attacchi di violenza fascista e terrorista” orchestrati da “settori dell’ultradestra”.
Presidente del Parlamento: “Arrestare Machado e Gonzalez” Il presidente del Parlamento venezuelano, Jorge Rodriguez, tra gli applausi dell’assemblea ha chiesto il carcere per la leader di opposizione, Maria Corina Machado, e per l’ambasciatore Edmundo Gonzalez Urrutia, sfidante di Nicolas Maduro alle elezioni. “Con il fascismo non si transige – ha detto Rodriguez-. Non dobbiamo arrestare solo i drogati” che compiono gli atti di vandalismo, “bisogna farlo anche con i loro capi. Non mi riferisco solo a Maria Corina Machado, che deve essere arrestata, ma anche a Edmundo Gonzalez, perché è capo della cospirazione fascista che stanno cercando di imporre in Venezuela”.

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