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sabato, Agosto 3, 2024

“É stato un grande privilegio”

E alla fine, per Paolo Delli Colli, è arrivato il traguardo del pensionamento. A 60 anni lascia la Polizia di Stato il vicequestore e dirigente del commissariato di Ladispoli-Cerveteri. Un anno importante sotto la sua gestione, condito da tantissime attività sulla sicurezza e operazioni antidroga. Proprio come aveva fatto Dante, il papà, sessant’anni prima nella sede che si trovava in via Palermo, perciò in un’altra zona della città. Il bilancio è più che positivo per il poliziotto che vanta una lunga esperienza maturata nelle questure di Roma, Milano, Firenze, Varese e Pistoia oltre che alla Criminalpol di Roma e alla Polizia di Frontiera di Fiumicino. «Estremamente positivo – risponde – alla luce dei numeri e dei fatti concreti. Abbiamo gestito 365 giorni l’ordine e la sicurezza pubblica, compresi i vari concerti tra i quali ricordo quello di Capodanno. Abbiamo liberato tre aree abusivamente occupate in centro e gestito con impegno e responsabilità tutte le altre attività di competenza. Ho puntato su un approccio manageriale della sicurezza, sull’efficienza e la razionalizzazione organizzativa con il potenziamento dei settori operativi». Costante il dialogo con la cittadinanza, i comitati e le altre forze dell’ordine. «Un proficuo rapporto instaurato con le altre forze – ammette Delli Colli – Carabinieri e Guardia di Finanza, ma anche Polizia Stradale, Polizia locale e Guardia costiera. Obiettivo raggiunto che mi ero posto sin dall’insediamento dopo i tanti anni svolti in uffici Interforze». Del dirigente Delli Colli è stato apprezzato anche il lato umano, non solo quello operativo. «Inevitabile – aggiunge – sono legatissimo a questo territorio nel quale la mia famiglia è arrivata negli anni quaranta. Nell’ultimo giorno di servizio sono andato a ringraziare il Questore di Roma, dottor Carmine Belfiore, perché concludere la carriera nel commissariato dove mio padre aveva prestato servizio e dove sono nato e cresciuto è stato per me un vero motivo di orgoglio». Per l’ex ormai dirigente è tempo di voltare pagina. Si parla di un ingresso in politica anche se al momento non c’è nulla di ufficiale. «La politica è stata in età giovanile una mia grande passione – conclude -, ma ora penso solo a riposarmi e a ricompensare mia moglie e i miei figli per tutti i sacrifici che gli ho imposto soprattutto negli oltre dieci anni in cui ho prestato servizio in Lombardia e Toscana. Vorrei dedicare un pensiero alla mia squadra che in questi giorni mi ha mostrato un affetto commovente. Collaboratori fenomenali dotati di professionalità ed esperienza di livello altissimo difficilmente pareggiabile. È stato un grande privilegio per me lavorare con loro che, in buona parte, terrò per sempre tra i miei affetti più cari». E chissà che ora Delli Colli, laureato in Giurisprudenza e con un master in Geopolitica e in Sicurezza globale alla Sapienza, non diventi un riferimento anche dal punto di vista politico.

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