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mercoledì, Agosto 7, 2024

Anbi, allarme rosso siccità: nel Lazio si rischiano limitazioni all’acqua potabile

Una siccità da allarme rosso nel Lazio. A dirlo l’ultimo bollettino settimanale dell’Anbi, l’associazione dei consorzi di bacino, sulle risorse idriche: la provincia di Roma ha il peggior bilancio nell’anno idrologico – la media tra flussi d’acqua, deflussi ed evaporazione – degli ultimi 25 anni e la situazione non è migliore sulla dorsale appenninica, dove gli acquiferi sono fortemente sotto media, in particolare l’acquedotto del Peschiera. La preoccupazione dell’Anbi riguarda anche l’acqua potabile: finora in regione non è stato necessario intervenire sulle erogazioni, ma il rischio è che il perdurare di un clima arido possa avere ripercussioni anche sulla distribuzione domestica. In provincia di Frosinone le precipitazioni medie nell’anno idrologico 2023 sono state inferiori al 2017, l’anno peggiore tra gli ultimi, e ora quasi la metà delle principali fonti di approvvigionamento è in crisi idrica. Difficoltà che coinvolge anche la falde sotterranee, dice il direttore nazionale di Anbi, Massimo Gargano, con l’ulteriore decrescita dei livelli del lago di Nemi: da segnalare il calo di portata dei fiumi Fiora e Velino, con il Tevere in salinizzazione, ad una portata sotto gli 80 metri cubi al secondo contro una media di oltre 130. E per il futuro c’è poco da essere ottimisti: un report sul Lazio pubblicato dal Centro Studi per il Cambiamento Climatico prevede l’aumento delle piogge estreme ma in generale un calo, che potrebbe esporre la regione a più giorni consecutivi di siccità rispetto a quelli degli ultimi anni, portando le temperature medie ad un aumento fino a 1,9 gradi da qui al 2050.

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