Tutto è cominciato con un normale controllo della Polizia stradale di Frosinone lungo l’autostrada. Gli agenti hanno fermato un’auto e hanno scoperto che il conducente non solo non aveva mai preso la patente, ma aveva anche una lunga serie di precedenti penali. Sono scattati allora controlli particolarmente approfonditi sul veicolo e sul percorso compiuto. E’ stato così scoperto che proveniva da Alessandria, ma il guidatore e il passeggero non sono stati in grado di raccontare cosa avessero fatto in Piemonte. E hanno dato spiegazioni diverse sulla provenienza di 660 euro trovati nascosti nell’auto. A quel punto, incrociando i dati, gli agenti hanno appurato che poche ore prima un’anziana di Alessandria aveva consegnato tutto ciò che aveva di valore in casa a due persone, vittima della più classica delle truffe. Le era stato fatto credere che il figlio si trovava in caserma dopo avere provocato un incidente stradale e che era necessario pagare una cauzione da 12mila euro per evitargli il carcere. Nell’abitazione dell’anziana le telecamere di videosorveglianza avevano però ripreso tutta la scena, inclusi i volti dei due truffatori. E non è stato difficile agli agenti della stradale di Frosinone farsi inviare quelle immagini e riconoscere che le persone inquadrate erano le stesse appena fermate in autostrada. I due, di origine campana, sono stati denunciati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria.
