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lunedì, Agosto 12, 2024

Ocse, in Italia l’aumento più forte del reddito reale delle famiglie

Nel primo trimestre del 2024 in Italia il reddito reale pro capite è cresciuto del 3,4%. Si tratta dell’incremento maggiore tra i Paesi del G7. È una crescita guidata da un aumento dei redditi da lavoro dipendente e dai trasferimenti sociali, che inverte il calo dello 0,5% registrato nel trimestre precedente. Secondo l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), tutte le economie del G7 hanno registrato mediamente un aumento del reddito pro capite delle famiglie dello 0,9% nel primo trimestre del 2024: un’accelerazione rispetto al +0,3% del trimestre precedente e più della crescita del Pil reale pro capite (sempre al +0,3%). Secondo l’organizzazione, in Italia c’è stato dunque un cambio di tendenza, dopo che nell’ultimo trimestre del 2023, a fronte di una crescita nei Paesi Ocse dello 0,5%, il dato italiano era risultato in calo dello 0,4%. Questo aumento “vuol dire che finalmente i redditi in Italia stanno crescendo più dell’inflazione, dopo anni di perdita di potere d’acquisto delle famiglie”, ha commentato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le politiche del governo, continua, “hanno concentrato gran parte delle risorse disponibili al rinnovo dei contratti, ad aumentare le pensioni, a sostenere i salari attraverso il taglio del cuneo contributivo e la riduzione dell’Irpef e per rafforzare i trasferimenti sociali in natura”. Il nostro Paese segna anche una risalita del Pil pro capite dello 0,4%, dopo il più modesto +0,1% che aveva raggiunto negli ultimi tre mesi del 2023. La Polonia ha registrato l’aumento maggiore del reddito delle famiglie (+10,2%). Anche la Germania ha avuto un innalzamento importante del reddito reale pro capite rispetto al trimestre precedente (1,4% contro 0,1%). In parte grazie all’aumento della retribuzione dei dipendenti. A Berlino migliora pure il Pil pro capite dello 0,2%. Sul reddito delle famiglie la Francia invece registra una crescita più contenuta (0,6%). La sostiene principalmente l’aumento delle prestazioni pensionistiche di base. Ancora più lieve l’incremento del Regno Unito (0,3%). La maggiore contrazione è stata invece quella della Grecia a meno1,9%, sebbene il suo Pil reale pro capite sia cresciuto.

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