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martedì, Agosto 13, 2024

Il senza dimora che terrorizza le donne a Talenti

Da diversi mesi c’è un uomo che terrorizza gli abitanti di Talenti. In particolare, a quanto pare, le donne.

Il senza dimora che terrorizza Talenti
A raccontare la sua esperienza è Chiara, 48 anni, residente nel quartiere del III municipio. Lo fa dopo essere andata a sporgere denuncia ai carabinieri. Quello che le è accaduto, cioè una vera e propria aggressione verbale condita da insulti e minacce, l’ha terrorizzata. Ma non è il primo episodio. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo almeno tre mesi di spaventi.

Un pomeriggio di paura
“Il 9 agosto, verso le 16, stavo camminando su via Arturo Graf quando a un certo punto ho visto quell’uomo avanzare nella mia direzione velocemente”. Chiara lo conosce, lo conoscono un po’ tutti. Gironzola per Talenti, a volte a torso nudo, altre con un maglione appoggiato sulle spalle. Non ha una casa, vive in macchina a poca distanza. “Ha cominciato a urlarmi contro – prosegue la donna – chiamandomi ‘pu* e dicendomi che dovevo lasciarlo stare”.

Chiara a quel punto prova a cambiare strada, attraversa via Graf ma l’uomo accelera e le si para davanti, guardandola fissa. “Ero terrorizzata, sono corsa verso un bar lì vicino, sono entrata dicendo al proprietario che c’era un uomo che mi inseguiva”. Come verbalizzato dai carabinieri, il barista si è frapposto tra Chiara e l’ingresso del locale: “L’uomo è passato lì davanti, sembrava più tranquillo. Quando sono stata sicura che se n’era andato, sono uscita e tornata a casa velocemente”. In precedenza, a inizio agosto, si era verificato un episodio simile, anch’esso contenuto nella denuncia verso ignoti: “Ero in attesa del verde al semaforo pedonale, con le buste della spesa – ricorda – quando ho sentito dei passi veloci dietro di me. Mi sono girata ed era sempre lui, che urlava nella mia direzione, sempre insulti. Anche altre volte, sempre le stesse cose. Mi sono scansata, quella volta è andato oltre proseguendo la sua corsa”. Chiara teme che l’uomo, apparentemente di mezza età e italiano, abbia una sorta di “fissazione” nei suoi confronti: “L’11 luglio ha sostato per diverso tempo di fronte al portone di casa mia, non so con quali intenti”. Una situazione di disagio duplice, quella che emerge dal racconto di Chiara. Da una parte la paura espressa da una donna (“ma ne conosco almeno altre due che lo hanno incontrato e non escono più senza essere accompagnate”), che ha subìto un’aggressione verbale e ha timore di girare liberamente nel proprio quartiere. Dall’altra un individuo che vive una situazione di disagio, a quanto sembra noto ai servizi sociali, senza una casa e senza assistenza medica.

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