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venerdì, Agosto 16, 2024

Libano, il generale Messina: “Situazione difficile, ma operiamo ancora in sicurezza”

“Ferragosto al lavoro, la nostra settimana è fatta di sette lunedì. I nostri soldati stanno eseguendo tutto il necessario perché la missione non abbia mai sosta”, così il generale Stefano Messina, comandante del contingente italiano in Libano, a Tgcom24 parla della missione Unifil. “Con grande dedizione siamo fieri di esseri qui a rappresentare l’Italia con il basco dell’Onu”. E sulla situazione del momento il generale rassicura: “Siamo in una situazione operativa complessa ma ancora gestibile, abbiamo la capacità di operare in sicurezza”.
La missione Unifil è operativa dall’agosto del 2006: “Abbiamo continuamente fornito un contingente al servizio delle Nazioni Unite per tutte le attività operative, logistiche e di supporto alla popolazione – spiega Messina – Siamo al sud del Libano, pattugliamo la Blue Line, questo confine non confine tra Israele e Libano che demarca le due fazioni, siamo lì a monitorare e riportare all’Onu tutte le violazioni. In questi momento ci sono circa 3500 soldati per il mantenimento della pace di 16 nazioni diverse, l’Italia partecipa con circa 100o uomini e 400 mezzi di varie tipologie”
Il generale Messina conclude con una riflessione sull’attuale crisi: “La situazione è incerta, risente di tutto quanto sta accadendo nello scacchiere internazionale. Il lancio di razzi e le repliche israeliane sono all’ordine del giorno, il nostro scopo è monitorare ed evitare che la situazioni degeneri, siamo una barriera ma anche gli occhi e le orecchie della comunità internazionale e stiamo qui per mantenere aperta questa finestra di opportunità in attesa che si trovi una soluzione diplomatica a questa crisi”.

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