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sabato, Agosto 17, 2024

Ladispoli, tra passato, presente e futuro. Zonetti: “Fermare la crescita edilizia, sviluppare i servizi e puntare sulla Cultura

Ladispoli, tra passato, presente e futuro. Ne parliamo, questa volta,con una persona, che attraverso il proprio curriculum politico e amministrativo, fatto di esperienze in prima linea, può darci spunti di rilievo in questa triplice angolatura di sguardo sul territorio, il Dottor Andrea Zonetti.

Caro Andrea, nel ringraziarti per la disponibilità, innanzitutto come stai?

Bene! Dopo tanti anni, per motivi di lavoro che mi hanno indotto ad essere reperibile non lontano da Roma, sto trascorrendo le mie vacanze nella nostra Città di Ladispoli.

Tra professione e vita vanti un curriculum di tutto rispetto, in sintesi puoi ripercorrere le esperienze più importanti da te maturate?

Dal punto di vista politico-amministrativo, dal 1998 ho ricoperto diversi incarichi di Partito fino a quello di Segretario del Partito Democratico di Ladispoli dal 2013 al 2017 e poi dal 2007 al 2013 ho svolto l’incarico di Consigliere comunale di Ladispoli con deleghe prima alle Politiche Giovanili e poi alla Cultura, ai rapporti con la Proloco e alla gestione del Centro di Arte e Cultura comunale. Dal punto di vista professionale, dal 2008 sono consulente finanziario professionista e opero con una primaria Banca italiana di caratura europea.

Entrando nel merito delle domande, cos’è per te Ladispoli?

Ladispoli per me è “Casa”: io e la mia famiglia viviamo qui ormai dal 1979. Avevo soltanto due anni e quindi praticamente io sono cresciuto totalmente in questa Città: qui ho svolto i miei studi fino al diploma, qui ho continuato a vivere negli anni degli studi universitari e qui oggi vi è la Sede legale della mia Ditta individuale di consulenza finanziaria e una parte sostanziosa dei miei Clienti.

Nel tempo da te vissuto come hai visto cambiare la città?

Negli anni Ladispoli si è trasformata da piccolo centro balneare che si animava di gente e di attività commerciali solo nei mesi estivi per poi a settembre entrare in una sorta di torpore ad una cittadina di medie dimensioni con tutti i servizi presenti e con una vivace presenza commerciale attiva tutto l’anno.

In termini di risultati, in breve, quale il tuo contributo per lo sviluppo di Ladispoli?

Negli anni come Delegato alle Politiche Giovanili ho contribuito a istituire alcuni organi di consultazione per i giovani, come la Consulta delle politiche giovanili e il Consiglio comunale dei giovani, che purtroppo oggi non ci sono più a causa della negligenza di chi mi ha succeduto negli anni e, tramite finanziamenti regionali, ho contribuito a realizzare il Centro di aggregazione giovanile di Viale Mediterraneo che l’attuale Amministrazione comunale non ha mai attivato e ha poi trasformato nell’attuale Comando della Polizia Locale. Nell’ambito del settore Cultura, ricordo con particolare affetto la campagna di intestazione di luoghi simbolici della nostra Città a nostri concittadini del passato che hanno dato lustro a Ladispoli, con il supporto dell’allora Presidente della Commissione Toponomastica Consigliere Nardino D’Alessio e con il coinvolgimento delle famiglie storiche della nostra Città.

Come si presenta ora al tuo sguardo?

Purtroppo oggi Ladispoli si presenta come una Città che è cresciuta in modo disordinato e caotico e con servizi pubblici che non sono stati aumentati in modo proporzionale alla crescita demografica. Questo porta il residente o il visitatore a rilevare luoghi spesso trascurati, strade non sempre pulite come si deve e un tessuto commerciale non al passo con le trasformazioni vissute dalla Città.

Dal tuo punto di vista, quale prospettiva deve avere la città?

Nei prossimi anni dovremmo bloccare questa crescita edilizia fuori controllo: il settore può comunque prosperare anche grazie alle ristrutturazioni visto che abbiamo un patrimonio immobiliare ormai vetusto che neanche l’input dei bonus edilizi ha visto ammodernato. A bocce ferme, occorrerà analizzare i giusti standard di servizi pubblici da garantire per la popolazione residente e potenziale e investire nella realizzazione di tali servizi. Poi un mio pallino fisso è la Cultura vista non solo come esaltazione della Bellezza (un imprenditore illuminato come Adriano Olivetti sosteneva che “la Cultura ci rende liberi”!!!) ma anche come propulsore di una crescita economica e occupazionale di un territorio. Quindi investire in Cultura, sia da parte dell’Amministrazione comunale che da parte di imprenditori privati illuminati, ha il duplice obbiettivo di renderci liberi ma anche di farci crescere dal punto di vista economico!!!

Caro Andrea, nel ringraziarti nuovamente per l’intervista, quale il futuro del Dottor Zonetti?

Mi sto dedicando soprattutto alla crescita della mia attività “imprenditorial-professionale” di consulente finanziario e certamente questo limita la mia attività politica ma non escludo nel prossimo futuro un impegno associativo, e magari un giorno anche amministrativo, proprio nel settore culturale per realizzare gli obiettivi che ti ho appena descritto.

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