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lunedì, Agosto 19, 2024

Regina Coeli, sedata una protesta. Forse uno scontro tra bande all’origine dell’agitazione

Impugnati bastoni e spranghe, tanta tensione, forse uno scontro tra bande. L’ incubo a Regina Coeli. Nella casa circondariale di Via della Lungara a Roma ancora una volta si è sfiorata la tragedia. Ci sono volute due ore per riportare l’ordine e calmare i detenuti, che denunciano di essere allo stremo. Provati anche gli agenti di polizia penitenziaria, sotto organico di almeno un centinaio di unità. Quelli in servizio, guidati dal comandante facente funzioni, hanno sedato l’ennesima situazione esplosiva. “Ma è solo questione di tempo fino alla prossima miccia”, dice Gennarino De Fazio, Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria. Spazi insufficienti, poche attività riabilitative e poi impianti vecchi, con l’acqua che spesso manca. La denuncia delle condizioni del penitenziario più sovraffollato di Roma è arrivata più volte nel corso degli ultimi mesi. Oltre 1100 le persone recluse su quasi 630 posti effettivi. Praticamente il doppio L’ultima denuncia della Garante dei detenuti di Roma nel giorno di Ferragosto. Solo la punta di un iceberg. In tutte le province del Lazio carceri sovraffollate e in condizioni estreme. 1500 i detenuti in più rispetto alla capienza effettiva delle strutture. La percentuale regionale di sovraffollamento – quasi il 150% – è piu alta della media nazionale (130%). “Il governo intervenga”, l’appello unanime di forze dell’ordine e istituzioni.

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