Il presidente dell’associazione Aeroporti 2030 Prof. Avv. Alfonso Celotto spiega a LaPresse le cause dell’estate di ritardi che sta attraversando il mondo del trasporto aereo: “C’è una forte domanda di spostarsi in aereo. Ricordiamo che negli ultimi due anni si è raggiunto il record di voli civili nel mondo: 220mila in un giorno. Numeri giganteschi, significa che milioni di persone ogni giorno sono trasportate in aereo. Però il mondo degli aerei, come quello dei treni, è un mondo limitato. L’aereo non è libero di andare dove vuole. Gli aerei devono atterrare e partire dagli aeroporti con degli slot di atterraggio e di decollo. E poi in aria non vanno dove pare a loro, devono seguire i corridoi. Se c’è un ritardo sul corridoio aereo di Belgio o Francia i tempi si allungano per tutti”. Una questione, spiega il professore, che genera facilmente effetti a catena nei vari paesi: “È un problema di infrastruttura interconnessa per cui se c’è sciopero dei controllori di volo in Francia si allungano i tempi di un volo Londra-Roma perché quell’aereo prima deve girare sul Belgio e non sulla Francia. Cosa è successo quest’anno? La grande domanda di voli e la carenza di controllori di volo in alcuni paesi europei ha causato soprattutto a luglio molti ritardi. La questione è stata affrontata anche con delle riunioni al Ministero dei Trasporti e si sono cercati dei modelli di interconnessione che consentano un miglior utilizzo del servizio. Poi, capiamoci, tutti noi se andiamo a fare la spesa il sabato pomeriggio alle 17 troviamo più confusione quindi chi parte con un volo il 14 agosto troverà più confusione rispetto a chi parte a settembre o a maggio. É ovviamente la regola della domanda e dell’offerta. Tante volte il tema dell’estate calda dei trasporti è anche uno di quei temi che bisogna raccontare ma il settore è in grande crescita e sviluppo”.