domenica, Dicembre 22, 2024

Aprilia, dopo agli arresti nominata la Commissione d’accesso

Passare al setaccio appalti, gare, soggetti vincitori, soggetti esclusi. Stabilire se la criminalità organizzata fosse realmente in grado di condizionare le scelte del Comune di Aprilia. A 45 giorni dagli arresti dell’inchiesta Assedio che hanno travolto la città del pontino il Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella ha nominato la Commissione d’indagine per l’accesso all’attività amministrativa del comune. Una mole di lavoro che servirà per capire se esistono i presupposti dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, che deve essere proposto eventualmente dal ministro dell’Interno. L’operazione di carabinieri e Direzione investigativa antimafia ha portato a inizio luglio a 23 arresti. Nomi di spicco nella geografia criminale del territorio – Gangemi, Forniti. Ma anche il sindaco Lanfranco Principi, ancora ai domiciliari. A cui sono contestati tra gli altri i reati di concorso esterno in associazione mafiosa – quando era vicesindaco nel 2019 – e lo scambio elettorale politico mafioso nel 2018. Sotto la lente della commissione d’accesso finirà un arco temporale lungo proprio per la presenza nell’inchiesta di una figura politica come l’ex sindaco con un ruolo di primo piano nella macchina comunale fino a qualche mese fa. Il comune è guidato dal commisario prefettizio Paolo d’Attilio. Nella commissione ci sono tre funzionari Monica Perna, vicario del Prefetto, Daniela Abbondandolo vicecapo di gabinetto della Prefettura, Luca Vattani, dirigente già in servizio presso la questura pontina. Accanto a loro un gruppo di supporto: il tenente colonnello dei carabinieri di Latina, Antonio De Lise, e il sottotenente Leopoldo Festa della Guardia di Finanza di Aprilia. Avranno tre mesi di tempo prorogabili per altri 3, prima di presentare le loro conclusioni al prefetto.

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