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mercoledì, Agosto 21, 2024

Barack Obama lancia Kamala Harris: “Yes, she can”. “Pronti per la sua presidenza”

“Yes, she can”. A poco più di due mesi dalle elezioni di Usa 2024, Barack Obama ha rispolverato il suo storico motto e lo ha dedicato a Kamala Harris, in corsa per la Casa Bianca. Dal palco della convention dei democratici di Chicago, l’ex presidente ha quindi ribadito: “Siamo pronti per la presidente Harris. È una persona che ha passato la vita a lottare per le persone che hanno bisogno di una voce. Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos”, ha poi detto attaccando Trump. Standing ovation anche per la moglie Michelle: “La speranza sta tornando”. In un passaggio del suo discorso, Obama ha quindi attaccato Trump: “Vede il potere solo come un mezzo per i suoi fini. Ha una folle ossessione per le dimensioni delle folle”, ha detto Obama, facendo poi un gesto con le mani a suggerire altro, accolto dalle risate del pubblico. “Trump non fa che lamentarsi dei suoi problemi, inventare folli teorie cospirazioniste ed essere ossessionati dalle dimensioni delle folle”. E quando la folla ha risposto con i “buuu” verso il tycoon, Obama ha replicato: “Non fate buuu, votate!”. “Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos, abbiamo visto già quel film e sappiamo che il sequel di solito è peggio – ha incalzato. Siamo pronti per la presidente Kamala Harris”, ha detto Obama. “Mi sento pieno di speranza”, ha detto ancora Obama alla convention di Chicago, travolto dai “we love you” della folla. “Questa convention porta fortuna ai ragazzini con i nomi strani”, ha aggiunto ricordando la frase che disse alla sua prima kermesse democratica di Boston nel 2004.
“Biden ha difeso la democrazia quando era in pericolo” Non poteva ovviamente mancare un pensiero rivolto all’attuale inquilino della Casa Bianca: “La mia scelta migliore quando sono stato eletto presidente è stato scegliere Joe Biden come vice. La storia ricorderà Biden come un presidente che ha difeso la democrazia in un momento di grande pericolo”, ha proseguito elogiando il presidente per la sua “empatia e la sua moralità”.
“Se tutti facciamo la nostra parte eleggeremo Kamala Harris” Obama ha quindi concluso il suo intervento con un invito agli elettori dem: “Se tutti facciamo la nostra parte, se lavoreremo come mai fatto prima, eleggeremo Kamala Harris prossima presidente degli Stati Uniti, quindi, mettiamoci al lavoro”. L’uscita dal palco dell’ex presidente, salutato da un’altra standing ovation del pubblico, è stata accompagnata dalle note di “Land of hope and dreams” di Bruce Springsteen. Pochi minuti prima del discorso di Barack Obama, il tema della “speranza” è stato affrontato sul palco di Chicago anche dalla moglie Michelle, accolta dal pubblico con una grande ovazione. “Qualcosa di magico sta accadendo non solo in questo stadio ma fuori da qui. La speranza sta tornando”, ha detto definendo Harris “la mia ragazza”. “E’ più che pronta a diventare presidente. E’ una delle persone più qualificate ed esperte che hanno corso per la presidenza ed è quella che ha più dignità”.
L’attacco di Michelle a Trump Anche Michelle non ha risparmiato attacchi al tycoon. “Chi glielo dice che il lavoro che vuole adesso è un lavoro da neri”, rievocando le frasi razziste dell’ex presidente. E a proposito delle sue insinuazioni secondo cui Kamala Harris e altri democratici “non sono veri americani”, tra cui il marito, ha chiarito: “Nessuno ha il monopolio su cosa significhi essere americano, nessuno”.
Kamala Harris accetta simbolicamente la nomination In un collegamento da Milwaukee, dove si trova con il suo compagno di ticket Tim Walz per un comizio, Kamala Harris ha simbolicamente accettato la nomination del suo partito per la Casa Bianca. “Siamo veramente onorati di essere i vostri candidati”, ha detto Harris alla platea della convention democratica di Chicago. La certificazione della nomination di Harris si era già svolta ufficialmente nelle scorse settimane, in occasione del “roll call” virtuale dei delegati democratici.
Il marito di Kamala Harris: “E’ una guerriera gioiosa” Prima degli Obama, sul palco di Chicago era salito il second gentleman Doug Emhoff. “Kamala è una guerriera gioiosa. Sta facendo per il suo Paese quello che ha sempre fatto per le persone che ama. La sua passione andrà a beneficio di tutti noi quando sarà la nostra presidente”, ha detto colui che potrebbe diventare il primo first gentleman nella storia americana.

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