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venerdì, Agosto 23, 2024

Un commissariato di Polizia tra Ardea e Pomezia: si lavora in gran segreto. Ma c’è un problema

Si lavora sottotraccia per l’apertura di un commissariato di Polizia tra Ardea e Pomezia. È il centrodestra, al governo nelle due città, a fare pressione sui rispettivi referenti di partito a livello nazionale per arrivare all’istituzione di un presidio della Polizia di Stato che andrebbe ad aggiungersi alle stazioni dei carabinieri, oggettivamente poche rispetto a una popolazione di centomila abitanti che quadruplicano in estate.
Eppure, nel 2021, l’allora ministro dell’Interno Luciana Lamorgese aveva lasciato intendere che un commissariato di polizia ad Ardea non serviva, in risposta a una interrogazione di tre deputati del Movimento cinque stelle, che chiedevano appunto maggiore presenza di forze dell’ordine ad Ardea. C’è una evidente disparità tra il bisogno di sicurezza manifestato dai cittadini e i dati sulla criminalità: segno che le lamentele della gente sui presunti furti subiti si fermano ai social, senza tramutarsi in denunce alle forze dell’ordine. Così, stando ai dati in possesso del ministero, ad Ardea paradossalmente risultano in diminuzione del 17 per cento le rapine e furti sono in calo del 3,3 per cento. Percentuali simili si registrano anche sul territorio ad Anzio e Nettuno. Che non sia un territorio facile lo sa anche l’allora ministro Lamorgese: «Ardea è stata colpita, negli ultimi anni da una serie di episodi delittuosi, riconducibili, tra l’altro, all’operato di associazioni di stampo mafioso, da anni radicate in quell’area – scrive nella sua relazione – da diversi anni, nei comuni di Anzio, Nettuno ed Ardea è stata accertata la presenza di numerosi appartenenti e affiliati alle famiglie di primo piano di organizzazioni criminali, quali ‘ndrangheta e camorra».

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