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mercoledì, Agosto 28, 2024

Stupro di Ponza, Lovecchio si dichiara innocente. Resta ai domiciliari

“Non ho abusato di lei”. Davanti al gip del Tribunale di Cassino venerdì scorso nell’interrogatorio di garanzia, Manuel Lovecchio, ha risposto alle domande del magistrato e si è dichiarato innocente. Il 30enne romano resta ai domiciliari con il braccialetto elettronico con l’accusa di aver violentato una ragazzina di 16 anni lo scorso 7 luglio sull’isola di Ponza. Per gli inquirenti il quadro indiziario nei confronti dell’uomo è solido, lo confermano le dichiarazioni della vittima, sempre coerenti, soprattutto nell’incidente probatorio del 2 agosto scorso. La 16enne figlia di due lavoratori stagionali ha raccontato che quella sera era sola in casa, era uscita per buttare l’immondizia, quando era stata avvicinata da Lovecchio, il vicino di casa, strattonata con la forza e portata nell’appartamento dell’uomo.  Dopo la violenza – approfittando di un momento di distrazione del suo aggressore – era riuscita a scappare e raccontare tutto alla mamma. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Formia si erano orientate subito sul 30enne, cameriere arrivato sull’isola per lavorare. Era stato denunciato a piede libero ed emesso un foglio di via, una misura che aveva provocato anche polemiche. Poi 45 giorni dopo è scattato l’arresto. “Per il giudice – si legge nell’ordinanza – il 30enne sarebbe sfornito di qualsiasi capacità di autocontrollo e con una spiccata tendenza a delinquere”. Non solo ci sarebbe il pericolo che possa commettere altre violenze. L’avvocato Valerio Fanelli che difende Lovecchio al momento non ha presentato istanza di revoca dei domiciliari. Si attendono i risultati delle perizie sui cellulari. 

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