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giovedì, Agosto 29, 2024

Ad Ardea la metà dei cittadini non paga la tassa sui rifiuti. E ora vuole raddoppiare gli addetti in estate

Ad Ardea la Tari la paga il 46% dei cittadini, vale a dire più della metà dei cittadini è evasore della tassa sui rifiuti. Lo ha ammesso il sindaco Fabrizio Cremonini durante l’incontro con l’associazione Rivalutiamo Marina di Ardea e il Comitato promotore per il centro diurno Ardea. Questa situazione mette in difficoltà il Comune e rende quasi impossibile ogni azione per contrastare l’abbandono selvaggio dei rifiuti. «Stiamo cercando di riprendere le entrate degli evasori per usare questi soldi nell’isola ecologica di via Pavia. Nei prossimi due anni si devono ricuperare almeno il 10% delle entrate: quest’anno sono stati scoperti 1.500 evasori». Si è parlato anche dell’isola ecologica di via Pavia / via Garda. Il sindaco ha dichiarato che è pronta, potrebbe iniziare subito a essere operativa. Ma il gestore deve concentrarsi nel reperimento delle risorse economiche per lo smaltimento dei rifiuti, occorrono circa 200 mila euro per la sola gestione dell’isola ecologica e l’ufficio finanziario sta cercando le risorse per questo. Riguardo alla raccolta dei rifiuti, che d’estate vede la maggiore difficoltà nella gestione, secondo l’amministrazione attuale è stato fatto un capitolato d’appalto classificando Ardea città con meno di 19.000 abitanti, con un numero di 61 dipendenti in inverno e in estate sono obbligati ad assumere altri 4 dipendenti. Peraltro Ardea produce più rifiuti di Pomezia perché «arrivano da fuori città i turisti (prevalentemente romani, ndr) che non fanno la differenziata». «Stanno cercando di studiare gli strumenti per cambiare il capitolato fatto dalla precedente amministrazione – ha detto il sindaco –. Si deve fare una variante all’ appalto che scade nel 2027 e non può superare il quinto d’obbligo. Purtroppo devono mettersi in condizione di non spendere tanti soldi».

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