lunedì, Dicembre 23, 2024

Grandiosa conferenza spettacolo nell’area archeologica di Pyrgi

È vero che ci trovavamo nel comune di Santa Marinella, e più precisamente a Santa Severa, nell’Area Sacra dei Templi di Pyrgi. Ma ieri sera, nella conferenza spettacolo “L’Etrusca Pyrgi – da Eschilo a Dionigi I di Siracusa”, tutto parlava dell’antica Caere. Della sua potenza commerciale e marittima. Delle sue relazioni internazionali che la rendevano una città ricca e temuta.

È stata una conferenza spettacolo grandiosa. Che ha messo in scena, in quella che fino a poche ore prima era una semplice, anche se importante, area archeologica chiusa al pubblico, una delle più famose tragedie di Eschilo: “Sette contro Tebe”. Uno spettacolo emozionante, in un contesto naturale e archeologico molto suggestivo. Con battaglie in cui hanno partecipato anche cinque cavalli, e coinvolto venti attori. Il tutto mentre il sole tramontava sul mare come una palla di fuoco, e il vento che giocava con i costumi degli attori. Insomma, come avevamo facilmente anticipato, il regista e attore Agostino De Angelis e l’Associazione Culturale ArchéoTheatron, si sono superati ancora una volta. Regalando al numerosissimo pubblico presente, uno spettacolo che non dimenticheranno tanto facilmente. Più di due ore di esibizione volate via, quasi senza accorgersi. Ma il grande Teatro non è stato il solo protagonista della serata. Altrettanto significativa e interessante è stata la conferenza tenuta da due bravissime relatrici: l’archeologa e direttrice del museo civico “I. Falchi” di Vetulonia, Simona Rafanelli, e la professoressa Laura Maria Michetti, che ha la cattedra di etruscologia alla Sapienza di Roma. Loro ci hanno raccontato, con leggerezza ma con precisione e competenza, dell’importanza storica e archeologica del sito di Pyrgi. Del suo porto e dei i suoi santuari. E del loro legame con l’antica Caere. Per chi non avesse letto il nostro articolo di qualche giorno fa su questa attesa conferenza spettacolo, articolo che potrete leggere qui, ricordiamo che nessuno mai prima aveva potuto organizzare un evento di un qualsiasi tipo all’interno dell’area archeologica di Pyrgi. Si è trattato quindi di un privilegio concesso, per la prima volta, al regista e attore ceretano, in virtù della sua consolidata esperienza in manifestazioni di questo tipo, e dei successi ottenuti nelle sue performance messe in scena in tutta Italia.

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