Usura, rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Con queste accuse è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Roma Porta Portese un 60enne romano. Nel 2018 aveva prestato 500 euro a un collega in difficoltà economiche che doveva assistere la compagna con problemi di salute mentale e la madre anziana, chiedendo però nel corso del tempo la restituzione dilazionata di ben 20 mila euro. Un tasso di interesse spropositato. Le indagini sono iniziate nel 2022, dopo la denuncia della vittima, un uomo romano di 58 anni, che sovrastato dalle richieste ha pagato la cifra nel corso di 51 mensilità, anche nei mesi della pandemia. Ora il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma ha disposto l’arresto ai domiciliari del sessantenne. Le indagini hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico, anche per altri quattro episodi di usura, tra il 2019 e il 2023. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire transazioni pari a 35.260 euro e un volume di affari illecito di oltre 100 mila euro.
