Un detenuto di 62 anni è morto ieri nel carcere di Frosinone dove subito dopo sono scoppiati disordini. Lo riferisce Massimo Costantino, segretario generale Fns Cisl Lazio. I detenuti hanno rotto vetri e allagato gli ambienti tanto che “si è reso necessario l’intervento del gruppo di intervento e solo o in serata è stata ripristinato l’ordine e la sicurezza dell’istituto”. “Dei 38 agenti assegnati di polizia penitenziaria da interpello ne sono arrivati solo 20”, la denuncia. Intanto la procura di Frosinone ha aperto un fascicolo a carico di ignoti ipotizzando il reato di omicidio per la morte di Manuel Pignatelli, un altro detenuto del carcere cittadino, avvenuta lo scorso mese di maggio. I giudici hanno disposto una serie di accertamenti tecnici irripetibili e incaricato il medico legale Alessandro Santurro di effettuare l’autopsia ed il tossicologo Enrico Pagnotta di analizzare i liquidi biologici. A presentare denuncia sono state la madre e la sorella del 34enne, assistite dall’avvocato Emanuele Carbone: spiegano che Manuel Pignatelli era uscito dalla Comunità di recupero ormai disintossicato e che in carcere era andato per chiudere i conti di una vecchia condanna di pochi mesi. Hanno segnalato alla procura del capoluogo una serie di anomalie. Che hanno portato il sostituto Adolfo Coletta a rubricare il reato di omicidio a carico di ignoti e disporre gli approfondimenti.