Michel Barnier è stato nominato dal presidente Emmanuel Macron come nuovo premier della Francia: è quanto annuncia l’Eliseo. Il 73enne succede al 35enne Gabriel Attal. “Il presidente della Repubblica ha nominato primo ministro Michel Barnier, incaricandolo di instaurare un governo di unificazione al servizio del Paese e dei francesi”, ha annunciato l’Eliseo in un comunicato stampa. “Questa nomina arriva dopo un ciclo di consultazioni senza precedenti durante il quale, in conformità con il suo dovere costituzionale, il Presidente ha assicurato che il primo ministro e il futuro governo riunissero le condizioni per essere il più stabili possibili”, aggiunge il comunicato stampa. Barnier, ex ministro degli Esteri, è stato anche negoziatore della “Brexit” per la Commissione europea.
Uomo di grande esperienza sia sulla scena francese sia europea, ex ministro, ex commissario Ue, ex caponegoziatore europeo nelle complesse trattative per la Brexit, Michel Barnier è stato dunque scelto da Macron come nuovo inquilino di Matignon, dopo oltre 50 giorni di impasse politica senza un governo dopo le elezioni di luglio convocate a sorpresa da Macron. Esponente della destra neogollista, appassionato di montagna (è nato a La Tronche, nelle Alpi francesi, vicino Grenoble, non lontano dall’Italia), Barnier si è sempre definito come “patriota ed europeo”.
Barnier è il premier più anziano della storia francese A 73 anni, diventa il più anziano primo ministro nella storia della Quinta Repubblica francese e per una strana ironia della sorte prenderà il posto del premier più giovane Gabriel Attal, nell’imminente passaggio di consegne a Matignon. Barnier è stato per la prima volta ministro nel 1993, poi tre volte durante le presidenze di Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy. E’ stato due volte commissario europeo a Bruxelles, poi, tra il 2016 e il 2021, ha guidato le trattative per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, un compito difficilissimo, nel quale ha dimostrato le sue doti di negoziatore su scala continentale, suscitando fiducia e apprezzamento tra molti Stati membri. Mélenchon: “L’elezione è stata rubata” “Michel Barnier non viene dal Nuovo Fronte Popolare che ha vinto le elezioni, ma da un partito che ha preso meno voti di tutti. L’elezione è stata rubata”: lo ha detto, dopo la nomina a premier dell’ex commissario europeo Michel Barnier, il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. Per il leader del partito radicale di sinistra, “è in corso una negazione della democrazia”: “esorto alla mobilitazione più massiccia possibile per la manifestazione del 7 ottobre”.
Bardella (Rn): “Giudicheremo Barnier dal programma” Il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha assicurato che il suo partito “giudicherà il discorso di politica generale” del nuovo premier, Michel Barnier, prima di decidere se voterà o no la sfiducia al suo governo. “Noi chiederemo che le emergenze dei francesi, il potere d’acquisto, la sicurezza, l’immigrazione, siano finalmente affrontate – ha scritto Bardella su X – e ci riserviamo qualsiasi strumento politico di azione se così non sarà nelle prossime settimane”.