lunedì, Novembre 25, 2024

“Tidei offende ripetutamente la città, allo Stato chiede soldi pubblici per una cosa e alla città ne racconta un’altra”

E’ forte la posizione dei consiglieri comunali d’opposizione di Santa Marinella, Domenico Fiorelli, Alina Baciu, Ilaria Fantozzi, Roberto Angeletti ed Eugenio Fratturato, di fronte al progetto che l’amministrazione comunale del sindaco Tidei vorrebbe realizzare nell’immobile ex Arsial Cantinone, passato al Comune di Santa Marinella lo scorso febbraio 2024. Le opposizioni chiedono l’immediata convocazione di un consiglio comunale per fare chiarezza sulla trasformazione del Cantinone con lo strumento del social housing in alloggio provvisorio per i lavoratori in nero, sfruttati dalla barbara pratica del caporalato e su tutti i progetti Pnrr. «Mercoledì abbiamo protocollato l’interrogazione urgente dibattito in consiglio ed a risposta scritta relativa al Pnrr classificato M5C2-15 “Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”, Pnrr che prevede la richiesta di euro 1.600.000,00 per la ristrutturazione dell’immobile ex proprietà Arsial, da destinare, con lo strumento dello social housing come alloggi provvisori per i lavoratori in nero, sfruttati dalla barbara pratica del caporalato – spiegano  Fiorelli, Baciu, Fantozzi, Angeletti e Fratturato – Con la delibera di giunta n.62 del 14.04.2022 venivano date le linee di indirizzo e approvato il progetto preliminare per adibire la struttura “ad associazioni di volontariato nel settore sanitario quale associazione onlus la Misericordia di Santa Marinella, per il servizio attualmente svolto nelle ambulanze verso nosocomio del territorio, ovvero adibire la struttura ad un centro COC per la gestione del servizio di protezione civile del territorio tra Santa Marinella, Tolfa e Cerveteri”, demandando al Responsabile servizi V-VI “gli adempimenti successivi e necessari verso ARSIAL per l’eventuale perfezionamento di cessione del bene per l’immobile in oggetto».
«Cessione – aggiungono i consiglieri d’opposizione – siglata dal notaio tra le parti in data 20 febbraio di quest’anno, nei cui atti si legge “per patto espresso tra le parti il Comune di Santa Marinella si obbliga ad utilizzare gli immobili in oggetto a Centro Operativo di Contatto (COC), piani di protezione civile e servizi di emergenza”. Questi sono gli atti, questi sono i fatti. Perché il sindaco chiede finanziamenti su una cosa e alla città ne racconta un’altra? Sul perché successivamente l’amministrazione ha cambiato idea, presentando una richiesta diversa rispetto agli accordi ed alle indicazioni iniziali? Chiediamo al sindaco e alla giunta di relazionare la città. Una città che, negli atti del PNRR M5C2-15 viene dipinta come un luogo frequentato da 80 braccianti che vivono in condizioni disumane. I dettagli degli insediamenti abusivi però non sono noti. Ci si domanda: perché chi ha notato queste persone vagare per le nostre campagne non abbia avvisato il locale comando di polizia locale o altre forze di polizia per identificarli? Ci chiediamo per quali motivi, nello studio di fattibilità di un progetto europeo così “sensibile” venga usato l’unità di misura dello “spannometro”. Quale soggetto della pubblica amministrazione svolge analisi a spanne? Il sindaco Tidei aveva negato l’esistenza di un problema di trasparenza sui progetti finanziati con il Pnrr, ma questa vicenda conferma in modo incontrovertibile le nostre preoccupazioni». «Chiediamo quindi – rimarcano le minoranze – la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario aperto, e la messa a disposizione in tempo utile prima del suo svolgimento di tutta la documentazione sui Pnrr richiesti dal Comune. Senza alcuna omissione».
«Infine – concludono – “a spanne” questo Pnrr risulta essere fantasioso, senza alcun riscontro oggettivo con le esigenze reali della nostra città. Attendiamo le relazioni ufficiali delle forze dell’ordine e dei comuni interpellati che attesteranno senza dubbio alcuno la verità, e soprattutto ci aspettiamo che i consiglieri di maggioranza prendano una posizione politica chiara e netta: è questa la loro idea di sviluppo di città? Domanda quanto mai lecita e fondamentale in questo momento, visto che le responsabilità di chi sta optando per tali scellerate scelte rimarranno scolpite negli atti ad imperitura memoria»

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