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domenica, Settembre 15, 2024

Netanyahu prepara uno scontro su larga scala con Libano

Israele sta affrontando “un confronto su larga scala” con Hezbollah nel nord del Paese. Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto durante una riunione strategica con i responsabili della sicurezza giovedì scorso. Secondo quanto riporta il notiziario Channel 13, che cita un collaboratore anonimo di Netanyahu, non è stata fissata alcuna tempistica per l’offensiva in Libano, ma vari funzionari, tra cui i responsabili della sicurezza, avrebbero sostenuto durante l’incontro che la sola soluzione diplomatica non può portare al ritorno di decine di migliaia di sfollati dal nord di Israele da 11 mesi. Secondo la fonte l’obiettivo di Israele è di avviare un fronte di guerra con il Libano il prima possibile sulla base della preparazione dell’Idf anche se l’espansione del fronte di guerra richiederà una riduzione delle forze che combattono a Gaza. Alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di aver espresso la volontà di posticipare il ritiro israeliano dall’asse Filadelfia e dal corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell’accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. La proposta, riferita da Haaretz, consentirebbe a Israele di rimanere sulla rotta Filadelfia (al confine tra Gaza e l’Egitto) e nel corridoio Netzarim (che taglia in due gaza) durante l’attuazione delle diverse fasi dell’accordo, a condizione che venga stabilito un calendario per il completo ritiro di Israele da Gaza e la fine della guerra. La polizia israeliana ha arrestato 15 persone dopo la manifestazione contro il governo del premier Benjamin Netanyahu di ieri sera a Tel Aviv, secondo le autorità locali. La polizia spiega che i fermati avrebbero continuato a rimanere per le strade della città anche dopo che la protesta era stata dichiarata conclusa, violando l’ordine pubblico e cercando di bloccare il traffico accendendo falò sulle carreggiate. Si sarebbero registrati anche scontri con le forze dell’ordine. Migliaia di israeliani sono scesi ieri nuovamente in piazza in tutto il paese chiedendo al governo di garantire immediatamente il rilascio degli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza da Hamas. 23 palestinesi nascosti nel retro di un camion della spazzatura sono stati arrestati ieri per aver tentato di entrare illegalmente in Israele dalla Cisgiordania. Lo rendono noto i media locali. È successo a un posto di blocco vicino Ramallah. Secondo fonti palestinesi, le persone arrestate volevano tornare ai loro luoghi di lavoro nello Stato ebraico.
Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un’area aperta del centro di Israele, afferma l’esercito dello Stato ebraico specificando che non si registrano vittime o feriti. “È stato identificato un missile terra-terra che ha attraversato il centro di Israele da est ed è caduto in un’area aperta. Non sono state segnalate vittime. Il razzo è stato lanciato dallo Yemen”, si legge in un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf) in cui viene specificato che sono entrati in azione gli intercettori.

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