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martedì, Settembre 17, 2024

Chiuso il campo di via Lombroso a Roma. 33 famiglie in nuovi alloggi

“Oggi è una giornata storica. Abbiamo chiuso il primo campo rom, quello di via Cesare Lombroso. E’ la prima volta nella storia di Roma che avviene senza una ordinanza di sgombero, senza la forza pubblica ma sulla base di un percorso che è quello che avevamo indicato nella delibera sul superamento dei campi e che prevede un percorso di integrazione”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine di una iniziativa in Prefettura. “Tutte le persone hanno lasciato il campo volontariamente e sono state ricollocate grazie all’amministrazione e al terzo settore, con le risorse Ue siamo stati in grado di ricollocare 33 nuclei familiari, 145 persone – ha spiegato – Chi era nelle graduatorie per le case popolari, senza passare avanti a nessuno, ha avuto la casa popolare, gli altri hanno avuto percorsi individuali e personalizzati di integrazione, con attenzione ai fragili. Solo 6 nuclei si sono ricollocati autonomamente, senza assistenza. Tutti i bambini sono stati ricollocati nelle scuole vicino alle loro nuove abitazioni”. “Oggi abbiamo chiuso questo campo che ora con le risorse diventerà un bosco urbano con 145 alberi e collegato al parco di Santa Maria della Pietà – ha ricordato il sindaco – Prima sarà ripulito, perché abbiamo trovato degrado e cumuli di rifiuti. La condizione di vita di queste persone non era dignitosa. Ci sono già gli operatori di Ama: io vengo da lì. Ci vorrà un po’, ma la scadenza è il Pnrr. Entro il 2026 ci sarà il parco”. “E’ il metodo giusto con cui veramente si possono superare i campi rom – ha concluso il sindaco -superando da una parte la retorica delle ruspe con la quale però nella pratica non si sono mai chiusi. Finalmente li chiudiamo e implementiamo la strategia europea del superamento nel rispetto dei diritti delle persone”.

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